I ragazzi del Moto club Sahara Project di Pescara ci hanno invitati a testare in anteprima il percorso della 4^ Cavalcata dei Briganti 2007 a Castel di Sangro.
Partiamo sabato da Roma e nel pomeriggio siamo già a Castel di Sangro. Ci da il benvenuto Corrado, che ci raccatta per strada con la sua K 525.
In fretta e furia scariachiamo tutto, moto, borsoni, attrezzatura enduro e al volo montiamo le tende.
Davide DRZ dice “aho io me so portato er frigo per le bire“.
Noi pensiamo al classico frigo da campeggio, quello a 12V di uso comune di situazioni come queste. Davide invece apre il portellone della sua Kangoo e dentro c’ha infilato un frigo vero e proprio.
Aperitivo in centro, dove ad attenderci c’è Dario, purtroppo non potrà essere dei nostri domani, una costola e la caviglia lo rilegano in panchina.
Gentilissimi Claudio e Corrado che ci deliziano con una classica cena da enduristi, nel “Casino di Campagna“. Vino, birra e liquori vari (anche il famosissimo liquore alla mosca di Claudio, dovreste assaggiarlo!), poi pancetta, salsiccia e quintali di carne alla brace conditi con racconti, fiabe e storielle del mondo dell’enduro ci regalano una serata indimenticabile. Ultimo amaro e poi a nanna.
Svaglia alle 7, in sella alle 8, colazione, benza e via.
Noi: Moroboschi, Spiritello, K400one, Cucciolotto e Davide DRZ.
Loro: Pierluigi, Dario e Corrado. (Claudio in costante contatto radio)
Il percorso scorrevole e la temperatura mite rendono piacevole fin dall’inizio questa endurata. Iniziamo a salire, il fondo è di sassi smossi, qualcuno anche bello grande, non ci sono grosse difficoltà e procediamo con andatura turistica. Dopo una serie di curve arriviamo in cima, in automatico il polso destro lascia il gas, piede a terra, via la mascherina, il panorama che ci si presenta davanti lascia senza fiato. Boschi, radure, montagne, verde a non finire. Corrado ci indica con il dito dove passeremo, i punti più belli e panoramici. Noi guardiamo a bocca aperta.
Ci tuffiamo nel sottobosco, il sentiero serpeggia tra gli alberi, è abbastanza largo da permetterti qualche “numero”, tanto per immedesimarsi in un pilota che corre proprio su queste tracce il Motorally. Sali scendi, poi radure che si aprono all’improvviso, passiamo su un altipiano che sembra essere nel film “Lo chiamavano Trinità”.
Tutto attorno solo Natura: stupendo!
Corrado ci fa assaggiare anche il famoso Cavatappi, pezzo forter di questa cavalcata.
una serie infinita di curve a gomito ripidissime su fondo ciottolato. ho provato a contare i tornanti, ma poi ho rinuciato, dovevo concetrarmi sulla guida, qui chi si ferma è perduto!
Il fondo, i sassi e la pendeza rendono molto difficile la ripartenza. E infatti, dopo una caduta, ho faticato non poco a riprendere il ritmo e venir su.
Non è finita, c’è la zona delle piste da sci. Sterratoni da far urlare il motore, lunghissimmi, con curvoni interminabili, sembrava di essere all’ Elzberg Rodeo in Austria. Siamo in vetta, a quota 2078 m. Pausa, in silenzio ammiriamo la vallata. Purtroppo è arrivata l’ora di rientrare. Davanti all’ennesimo birra saluriamo Corrado e Pierluigi.
Al campeggio, smontiamo, carichiamo tutto e poi ripartiamo per Roma.
Un GRAZIE tutto maiuscolo a Corrado, Claudio, Dario e Pierluigi.