Restauro conservativo
SUZUKI DR 600 RK 1989 (mod. SN41A)
Motocicletta con circa 142.000 km fondamentalmente in ordine sia meccanicamente che esteticamente. Rimessa in moto dopo anni di fermo e grazie al solito decisivo intervento del solito insostituibile Gemello Destro.
Le pecche principali evidenti:
a) telaio riverniciato nei primi anni 2000 a bomboletta (risultato soddisfacente ma colore non conforme all’originale);
b) perdita d’olio prigionieri coperchio punterie (problema che accomuna TUTTI i DR600);
c) forcellone ingiallito e con adesivi “Full Floater” rovinati.
Procedo con lo smontaggio totale della moto e, reperito da un amico un supporto pedana ancora con il colore originale, faccio rifare il colore da una coloreria specializzata. (COLORLINE SRL, Via J. Sannazzaro 80 – Roma)
Il telaio mi viene riverniciato da Roberto Giordani, carrozzeria vecchia maniera a Via G.B. Manzella, 144
Le plastiche e il serbatoio vengono sottoposte al classico e brevettato “triplice” trattamento:
1) lavaggio con acqua tiepida e sapone per piatti
2) pasta abrasiva per vernici metallizzate
3) lucidatura con SILICON GLAZE della Amway.
Inizio il rimontaggio avendo cura di pulire ogni particolare e, se prevista la verniciatura casalinga, un preventivo passaggio di acetone. Con l’occasione provvedo a sostituire ogni pezzo usurato o mal funzionante ordinando on-line ricambi originali su Suzuki-bike-parts:
Manubrio
Alberino arricchitore e specifica guarnizione
Prigionieri e dadi alloggiamento filtro olio
Guarnizione rubinetto benzina
Vari O-ring
Sempre on-line acquisto presso vari rivenditori alcuni pezzi nuovi come fondo di magazzino a prezzi vantaggiosi:
Paramani
Catena corona pignone
Tendicatena
E non originali:
Pasticche freno posteriore
Manopole
Cavo frizione
Cuscinetti CANNOTTO di sterzo (scelta azzeccata solo a metà… spiegherò più avanti)
Per gli adesivi del forcellone, dopo una ricerca capillare, acquisto delle copie IDENTICHE da Valenti Racing Store, sez. “Vintage” categoria “Adesivi”.
Mi dedico personalmente alla riverniciatura del forcellone e all’applicazione degli adesivi utilizzando acqua leggermente saponata, spatola in plastica e infine asciugacapelli.
Capitolo cuscinetti di sterzo:
acquistare i cuscinetti affidandosi alle decine di offerte after market presenti in rete, significa, dopo aver letto queste righe, essere consapevoli che tale scelta comporterà necessariamente di far effettuare la rastrematura del piantone di sterzo presso un’officina di rettifica per poter utilizzare il cuscinetto superiore in quanto il cuscinetto NON ENTRA nel piantone se non per pochi millimetri.
Infatti mentre il cuscinetto inferiore originale è, diciamo, standard, quello superiore non è compatibile con quelli abitualmente venduti. Quindi dopo aver appurata la superficialità con la quale viene venduta la maggior parte dei ricambi after market, ho optato, dopo aver inserito il cuscinetto inferiore, per l’acquisto del cuscinetto superiore originale… certo, costa di più, ma rastremare il piantone per risparmiare 30 euro mi sembrava una cazzata.
A moto praticamente rimontata, decido di provare a risolvere definitivamente il problema della perdita d’olio che praticamente rende inutilizzabile la moto pena un pantalone da buttare ad ogni uscita
Non me la sento di fare da solo per scarse capacità tecniche (già falliti due precedenti tentativi casarecci) che, unite alla poca disponibilità del tempo necessario, mi orientano ad affidarmi ai "professionisti".
Pure qui faccio dei sondaggi, tipo quando uno si deve fare un’operazione al cuore non urgentissima e quindi si cerca di capire a chi rivolgersi per ridurre il rischio di rimanere sotto i ferri. Parecchi pareri risultano convergenti e concordanti a favore di un’officina (tra l’altro, particolare da non sottovalutare, in zona dove abito e raggiungibile anche a piedi). Vado per un’ispezione preventiva e ne torno con un’ottima impressione: gente preparata ma modesta, officina ben tenuta, ordinata e pulita, molti mezzi “d’epoca” pronti o in attesa di lavorazione e fornitissimo scaffale con tutti i manuali d’officina, compresi quelli delle principali enduro anni 80, moto per le quali l’officina era nata. Ci accordiamo per il lavoro che prevederà, scartata l'ipotesi "Helycoil", l’inserimento di boccole per garantire la tenuta.
Lascio la moto abbastanza fiducioso e mi metto in trepidante attesa.
Una prima visita la faccio una volta aperto…. Risulta evidente la necessità di rettificare il cilindro e passare alla prima maggiorazione del pistone e che le valvole e le sedi debbano comunque essere lavorate.
Dopo qualche giorno mi chiamano… purtroppo la rettifica presso la quale abitualmente si servono (zona Garbatella), ha restituito cilindro e testa ma purtroppo quest’ultima, in origine di un color bronzo satinato, è stata barbaramente SABBIATA. Mi prende un colpo. Per farla breve (vi risparmio le notti insonni, l’incazzatura, le considerazioni sul per come e per colpa di chi) l’officina si mette alla ricerca di qualcuno in grado di replicare il colore originale della testa, dopo aver pure preso in considerazione di far rieffettuare la lavorazione su una testa trovata in magazzino (ipotesi poi scartata).
Ci si affida a “MOTO OK” di Senigallia (www.moto-ok.it) che chiede la testa e il coperchio punterie per poter replicare il colore partendo da una base certa. Dopo qualche giorno spedisce delle foto del risultato.
In officina rimontano il tutto e restituiscono la moto.
A moto restituita, percorsi al momento 800 km, non risultano né trafilaggi né perdita di colore alla testa. Risulta evidente la necessità, anche se non urgentissima, di sostituire il pacco frizione (cosa che si provvederà ad effettuare in occasione del primo tagliando, di cambiare i parastrappi, il trittico trasmissione e il tendicatena, leggermente rumoroso.
Per la definitiva iscrizione al registro storico FMI, manca solo di ripristinare alcuni particolari:
tappi valvole steli
parabrezza cupolino (tolto a favore di uno più alto autocostruito)
frecce originali (sostituite con frecce dal design più moderno)
.....
RESTAURO DR600 RK (mod. SN41A) del 1989
- triplo
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RESTAURO DR600 RK (mod. SN41A) del 1989
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- gemdx
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Re: RESTAURO DR600 RK (mod. SN41A) del 1989
E' da pippa!!!
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Re: RESTAURO DR600 RK (mod. SN41A) del 1989
Ma quanto è bella sta moto???
Complimenti per il super restauro!
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Mandi!
- psycho
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Re: RESTAURO DR600 RK (mod. SN41A) del 1989
Complimenti Fabri'!!
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Re: RESTAURO DR600 RK (mod. SN41A) del 1989
ma mica la usi?
- triplo
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Re: RESTAURO DR600 RK (mod. SN41A) del 1989
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- triplo
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Re: RESTAURO DR600 RK (mod. SN41A) del 1989
Grazie Amici, se arrivo alla pensione, portatemi pure i vostri catorci...
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- 3_g
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Re: RESTAURO DR600 RK (mod. SN41A) del 1989
hai già il passatempo per la pensione... invece di andare a guardare i cantieri
complimenti veramente... bel lavoro
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"quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare" (cit. Animal House, 1978)
- triplo
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Re: RESTAURO DR600 RK (mod. SN41A) del 1989
...infatti devo crearmi un'alternativa.... con la crisi imperante ci sono sempre meno cantieri....
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Re: RESTAURO DR600 RK (mod. SN41A) del 1989
come catorcio un amministratore di forum ti va bene?