JUMP TO BALCANI 2021…ANCHE LA GRECIA

Da casa al bar... ritorno non certo.
momi20
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Re: JUMP TO BALCANI 2021…ANCHE LA GRECIA

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Martedì 21 settembre

Oggi il mio scheduling prevede la sosta per la visita del sito archeologico di Stobi, uno dei siti archeologici più importanti della Macedonia.
Alè preparati i bagagli: niente male il welcome dell’ostello

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Il “parcheggio” reclamizzato sul sito

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Lungo il percorso

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Mentre attraverso la città di Stip, noto una cerimonia religiosa e mi organizzo per una sosta: cioè scendo dalla moto

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I fedeli accendono delle candeline, che vengono appoggiate in contenitori di lamiera con dell’acqua: un’addetto le rimuove dopo pochissimo credo per fare spazio all’atto votivo degli altri fedeli

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L’ingresso nella chiesa dei fedeli, che lasciano le offerte

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Stobi è a meno di 70 km

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Arrrivo un poco dopo l’una: il sole picchia niente male

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Dato l’orario è meglio pranzare e schiacciare un pisolino: nessun problema di code adesso sono l’unico potenziale visitatore

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L’anfiteatro

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Ok è tempo di pubblicare delle foto anche con delle moto serie. Sigh, il mio Transalp fa si che nessuno mi rivolga nemmeno un cenno di saluto

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A meno di 70 km da Ohrid noto una piccola chiesetta sulla mia destra: c’è anche un cartello stradale Celopeci 500 mt.

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Sembrerebbe impossibile, ma wikipedia ne parla ampiamente

https://en.wikipedia.org/wiki/%C4%8Celo ... i%C4%8Devo

veduta aerea del villaggio censito nel 2002 a 318 abitanti

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Potrebbe essere una sosta senza senso, e invece, accade una magia, di quelle che solo il caso possono far accadere. Un gruppo di bambini sta giocando con una palla e mi notano mentre sto scattando la foto. Si avvicinano e chiamano dei loro amici: non ho scampo sono circondato. Qualcuno sembra anche capire un paio di termini in inglese. Poi mi aiuto con google translator
La conversazione è un poco limitata: tanto per provare chiedo se parlano tedesco..subito chiamano un altro ragazzino. Nella foto è quello a destra della moto con la tuta coi bordi rossi. Parla tedesco e anche bene. Gli chiedo se l’ha imparato a scuola. No ha fatto da solo con you tube e i sottotitoli. Ma perché tedesco ? Gli piace: ottimo motivo. Dopo un anno la maestra della scuola (ha 11 anni) gli ha procurato un libro di grammatica. Questo è il motivo per cui quando un governo autoritario prende il comando di un paese cerca immediatamente di limitare e controllare e disciplinare l’accesso al sapere: è il nemico numero uno, non ci sono limiti al potere della conoscenza.

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Ovviamente tutti i maschietti sono voluti salire sulla moto

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Quando riparto mi salutano tutti. Avevo pensato a fermarmi per la notte chiedendo a qualcuno di ospitarmi, ma ho notato che sta diventando sempre più difficoltoso accendere la moto per ripartire. Meglio raggiungere Ohrid, un meccanico lo trovo di sicuro
Ci arrivo nel tardo pomeriggio: ho prenotato tramite hostelworld al Valentine Apartments & Room: arrivo proprio dal civico, ma non vedo nessuna insegna. Avanti e indietro per un po’, poi mi decido ad entrare nel cortile del numero civico indicato. L’indirizzo è corretto, peccato che la padrona di casa abbia steso il bucato davanti all’insegna

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Mi sistemo velocemente in camerata (sono da solo). Il sevizio di te e caffè è compreso nel prezzo

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La signora gentilissima, telefona al figlio di un meccanico lì vicino: domani pomeriggio posso portargli la moto. Una sosta qui è perfetta: Ohrid è la perla dei Balcani 8 una specie di Milano Marittima9 ed era uno dei posti preferiti da Tito per trascorrere i suoi periodi di vacanza. Il suo complesso di ville appartiene ora al governo della Macedonia e le ville sono suddivise fra il presidente, il primo ministro, il capo della polizia ed altri personaggi del governo.

Arrivo a piedi alla parte che da sul lago: ma non ho molto tempo vige in teoria il coprifuoco alle 23,00, ma credo solo per i locali.

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momi20
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Messaggio da momi20 »

Martedì 22 settembre

Oggi programmo un giorno di sosta, con visita a piedi (o walking tour) della parte storica di Ohrid. Comunque il meccanico mi riconsegnerebbe la moto nel pomeriggio. Comunque decido di passare subito al mattino senza aspettare mezzogiorno: se lo trovo in officina gli lascio la moto subito.
Purtroppo i tappeti non sono ancora asciutti e non riesco a scattare una foto all’insegna del Valentine apartments and Rooms

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Stamattina ci metto davvero un po’ a farla partire, ma poi trovo subito l’officina e dopo che ho suonato in casa mi viene ad aprire

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La moto la conosce, ha avuto anche lui un Transalp. Mi dice di tornare verso le 4 del pomeriggio.
Un sito davvero ben curato per aiutarvi a preparare il vostro personale tour a piedi è sicuramente https://www.gpsmycity.com/gps-tour-guides/index.html
Qui potete trovare una miriade di città di tutto il mondo divise per continenti.

Una panoramica del mio giretto per Ohrid, che si rivela una tappa davvero piacevole

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Al molo ci sono tutti i tipi di offerte per le gite sul lago che vi possono venire in mente: ovviamente anche la pesca della famosa trota: la specialità di Ohrid

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La passerella del lungomare

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Tintarella

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La chiesa ortodossa di San Giovanni il Teologo, 13° secolo

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Dallo strapiombo sul mare si stava svolgendo un’esercitazione combinata esercito e protezione civile

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Il forte di Samuele di Bulgaria, 11° secolo, quando Ohrid era la capitale del primo impero bulgaro

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Questa non la ritrovo

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Di nuovo le candele votive

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Comunque fra soste e spuntino sono quasi le 3 del pomeriggio e ritorno dal meccanico. Conosco anche il figlio e mi spiega che suo padre ha cambiato 2 candel, un contatto pulito il carburatore e altre cose. Inoltre mi fa notare che il serbatoio è sporco. Andando verso la riserva si inizia a pescare benzina sporca: mi suggerisce perciò di fare rifornimento più spesso.

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Le candele e altre cose sistemate

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Restaura moto d’epoca nella sua officina

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https://youtu.be/xWgHpJ8wsok

Dato che siamo a fine pomeriggio, tanto per provare la moto, scelgo di costeggiare per un po’ il lato est del lago: il giro completo sarebbero quasi 100 km

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Rientro verso le 9 di sera mi preparo il riso col formaggio e quei patè solidi di carne ( quasi delle armi improprie )e poi finisco di guardare il documentario della BBC sulla ex Jugoslavia
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momi20
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Messaggio da momi20 »

Giovedì 23 settembre

La moto è tornata “nuova” e quindi mi tolgo gli ultimi dubbi sul fatto di aggiungere la Grecia: almeno le Meteore e poi vedremo per Atene.
Finalmente si sono asciugati i tappeti e l’insegna del Valentine Apartments and Rooms si staglia nel soleggiato mattino

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Viaggerò a sud costeggiando il lato est del lago.
Si deve deviare attraverso questo parco dopo circa 40 km da Ohrid

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La “bestia di un biker francese

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Prima erano passati degli enduro scortati da polizia ed ambulanze: il sorvegliante all’entrata ci ha spiegato che è stata organizzata una competizione fuoristrada

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Io devo tenere la direzione di Bitola

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A sinistra si arriva a Bitola per l’autostrada, tirando dritto si percorre la strada normale

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Scelta quasi obbligata

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Eccomi arrivato a Bitola: giusto il tempo di uno spuntino

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Ho visto parecchi di questi cartelli, ma purtroppo nessun orso avvistato

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La frontiera con la Grecia a Medzhitlija è a poco più di 20 km: qui l’ingresso è un poco più laboroso.
Misurano la temperatura in una tenda che è il presidio medico, poi quando presento i documenti, oltre al Green Pass il fatto che la moto sia noleggiata in Albania, crea un sacco di domande sull’assicurazione. Alla fine si convincono, in quanto la mia assicurazione è internazionale, senza limitazioni e ho anche lo scontrino del pagamento a parte.

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Sono quasi 200 km per giungere a Kalambaka, la città da dove andare a visitare il complesso dei monasteri, ma tanto la moto va che è una meraviglia…l’ho pensato troppo presto. Sono in Grecia e da stamattina ho percorso circa 150 km, sono sull’autostrada e il Transalp inizia a sbuffare: impossibile in riserva, ma giro comunque la levetta. Niente da fare si ferma. 3 km più indietro c’era una città: inizio a spingere. Dopo un po’ riprovo ad accendere: ho verificato e non sono in riserva. Miracolo riparte. Sembra tutto a posto, ma esco comunque a cercare un meccanico. Una gentilissima ragazza di una gelateria mi fa accompagnare da un ragazzo da un meccanico. Quando il titolare arriva (ok in inglese) gli spiego il problema che ho avuto. Lui fa un veloce controllo, ma la moto non presenta nessun problema. Non mi rimane che ripartire: proverò a rifornirmi ogni volta arrivato a poco più di 100 km: vedrò anche di trovare una tanica da 5 litri da tirarmi dietro.

Kalambaka è una delle classiche città vicine ad una importante attrazione e trovi tutto quello che può servire ad un turista. Di fronte ad un noleggio di moto e scooter c’è il meccanico della compagnia di noleggio. Fuori vedo anche un Suzuki DR 350. Confido che il meccanico sia competente sulle moto anzianotte. Per lavoraci, mi dice, avrà bisogno di stasera e domattina: non ovrebbero esserci problemi, dovrà pulire il serbatoio. Del resto anche lui ha avuto un Transalp (ahia, già sentita ad Ohrid) Occorre riprogrammare il tutto. Stasera mi sistemo all’ostello e domani noleggio uno dei loro motorini e con quello farò il tour completo dei monasteri. Prenoterò 2 notti a Kalambaka.

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Sono tranquillamente sotto i 100 km percorsi dall’ultimo rifornimento: ok mi sistemo all’ostello e poi toccata e fuga alle Meteore: almeno una foto col transalp dai monasteri devo farla.

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Brevemente cercherò di darvi un’idea del luogo: informazioni dettagliate ne troverete a volontà in rete su questo complesso di monasteri greco-ortodossi
Sono edificati su delle sommità rocciose con pareti a picco, le cosidette falesie. Molti dei 24 monasteri sono accessibili da scalinate ricavate nelle pareti rocciose. Per arrivarci, una volta, l’unico sistema era una carrucola con fune che manovrata dall’interno del monastero sollevava una specie di cesto per portare persone o altri generi di cose. Ho sentito una guida che raccontava che una volta venne chiesto ad un monaco come si capiva il momento in cui la corda,per via dell’usura andava cambiata. La leggendaria risposta fu “Quando si rompe”

Ora vi posto una veduta aerea scaricata dalla rete. Per ora non prevedo di acquistare il drone.

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La mappa del percorso fornita dall’ufficio del turismo di Kalambaka

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Dei 24 monasteri solo 6 sono abitati e restaurati. Quelli visitabili: date ed orari di ingresso sono da verificare volta per volta. Io sapevo che avrei trovato tutto chiuso. Era già pomeriggio inoltrato: mi pare che uno solo rimanga aperto fino alle 16,00.

La prima vista mi lascia a bocca aperta : come sia stato possibile a quei tempi (XVI secolo) erigere simili costruzioni, non me lo spiego.

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Per cena riso+patate+cipolla+pomodori

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Il tandem parcheggiato nella zona cucina mi aveva incuriosito al mio arrivo in ostello. Mentre ceno conosco la coppia di svizzeri che da mesi sta girando per l’Europa

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momi20
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Venerdì 24 settembre

Alè si va a portare la moto da un meccanico che ha posseduto un Transalp e quindi non esistono per lui problemi non risolvibili…anche se mi ha fatto notare che la moto è parecchio vecchiotta e forse quei 38.000 km che segna non sono proprio reali.
A colazione mi ritrovo col mio compagno di stanza (quello alla mia sinistra) e la coppia svizzera che pedala col tandem (ai lati del tavolo a sinistra Berend e a destra Jeannette). Il mio compagno di stanza è svizzero anche lui: lavora qualche mese come assistente con ragazzi problematici: droga, orfani usciti dal riformatorio ecc…Quando arriva il periodo autunno/inverno parte in giro per il mondo, lavorando come insegnante o presso ONG con cui è in contatto da anni: non sopporta la tristezza dell’inverno. La coppia invece ha deciso che questo periodo di pandemia era ideale per prendersi una pausa dai loro impegni. Da qualche mese, pedalando, dalla Svizzera sono andati nell’Est: se ricordo Austria, Ungheria bulgaria, per scendere poi a sud attraverso i balcani e poi in Grecia. Dopo rientreranno in Svizzera per ultimare i lavori della loro casa.

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Ma vuoi dire che non rimetta a posto anche la mia ?

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Per 15 € noleggio un Typhoon 50 cc che fila una meraviglia: lo hanno portato infatti a 80cc.

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Parto quindi per il monastero principale che rimane aperto fino alle 16,00: devo dire che il mio due ruote non sfigura in mezzo ai fratelli maggiori che trovo nel parcheggio

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Dovrebbe trattarsi del Monastero di Mégalo Méteoro o Gran Meteora, ma non ne sono sicurissimo: si accettano suggerimenti e/o correzioni

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Il biglietto si fa all’ingresso vero e proprio del monastero

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Questa è una campana di legno che scandiva le giornate dei monaci: 8 ore di preghiera, 8 di lavoro e 8 di riposo

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La cucina

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E come si arrivava fin quassù ?

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Col sistema dell’ascensore a spinta di braccia

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Spuntino custodito nello zainetto

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Qui poi mi fermo all’ingresso: ho già visitato un monastero

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Decido di proseguire per la strada

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Poi inizio a rientrare a Kalambaka

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Prima di tornare dal meccanico per ritirare la moto mi fermo alla Lidl per la spesa (non c’è traccia dell’Eurospin mannaggia)

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Ha avuto degli impegni il meccanico e non ha potuto terminarla: ok torno domani. Mi lascia il motorino anche stasera. Quanto chiedo ? Niente mi risponde sorridendo.

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Stasera dopo la spesa alla Lidl pranzo di lusso

Riso con cipolla, patate e formaggio

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Vuoi mettere ? Ci aggiungo gli highligts della NFL

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Stasera che faccio ? Cerco una qualche specie di locale ? Non è alta stagione ma posti ce ne sono. No, ho ancora lo scooter: via per una gita col chiaro di luna ai monasteri per ammirarli di nuovo. Non sono però bravissimo con le riprese notturne: ho fatto del mio meglio

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Tornato in città gironzolo a caso (sempre un’ottima scelta) e mi fermo da una chiesa

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La strada che ci arriva è proprio quello che cercavo: ai due lati un localino dietro l’altro e solamente con gente del posto. Tutti localini in fila uno dietro l’altro con sedie di legno e tavolini all’aperto, un poco defilati dalla via principale della città

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La strada si chiama via Vlachava. Se capitat e a Kalambaka è il posto giusto per mangiare o gustarsi una birra o un bicchiere di vino.
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Sabato 25 settembre
Il week end non potrebbe iniziare meglio: sole, vado a ritirare la moto e quindi raggiungerò Atene senza problemi.
Prima di andare dal meccanico, però, ripasso da via Vlachava: sono consapevole che le mie foto notturne fanno un poco schifio.

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Alè. Transalp resuscitato, oltre al serbatoio ha cambiato le altre 2 candele, che sono più difficili da sostituire di quelle messe a Ohrid. Ma tanto avendo dovuto smontare il serbatoio, già che era lì. Me la cavo con 40 euro.

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Sotto osservazione adesso c’è il Suzuki DR 350

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Per raggiungere Atene, il meccanico, mi ha consigliato un percorso secondario e io seguo questo suggerimento. Poi, d’accordo che adesso la moto non ha più problemi, però , lungo la strada normale , nel caso, dovrebbe essere più facile trovare assistenza.
Qui io sono andato a sinistra, invece di proseguire per l’autostrada

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Il meccanico aveva ragione sui panorami

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Purtroppo non sulle condizioni della moto: dopo circa 150 km ricomincia a sbuffare e si ferma. Inizio a pensare che nemmeno Zeus con gli attrezzi potrebbe risolvere il problema. Dopo un po’ però riparte. Poiché ho visto parecchie stazioni di servizio chiuse, esco alla prima città e vado in cerca di una tanica.

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Compro anche le corde elastiche

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Adesso devo solo ricordarmi di riempire il serbatoio ogni 100 km

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Mi sono fermato a mangiare a Delfi

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Ovviamente di fronte al ristorante

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Nei pressi di Atene rientro in autostrada e all’uscita del casello due motociclisti mi danno l’indirizzo di un grosso concessionario Honda di Atene.

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La tangenziale di Atene non è semplicissima e spesso mi sono dovuto fermare per fare il punto

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Prima di arrivare all’ostello faccio la spesa

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Arrivo al Pagration Youth Hostel http://athensyhostel.com/ e mi accorgo che non ha il parcheggio. La strada è in discesa e a momenti rischio il capitombolo: mi aiutano il gestore dell’ostello, George, e uno degli ospiti.L’ostello ha l’ambientazione giusta.
Dato che ormai è sera, dopo mangiato, prendo la moto e decido di fare un salto all’Acropoli per vederla di notte. Ora posso confessarlo. Uno dei motivi che mi hanno spinto a venire ad Atene è stato per vedere dal vivo il Partenone. Al liceo, per le ore di storia dell’arte lo abbiamo studiato e vivisezionato, oltre a disegnare a mano i capitelli. Ho dovuto aspettare 45 anni, ma alla fine riuscirò a contare quelle maledette colonne: 17 sul lato lungo e 8 su quello corto, per mantenere la prospettiva !

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Alla sera non è possibile visitarla: lo farò domani, domenica: oltre a tutto c’è l’ingresso gratuito. Nella zona dell’anfiteatro c’è un concerto di hard rock anni 70: fa parte di un festival estivo Comunque posso girarci tutto attorno: affascinante illuminata di notte

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La moto deve rimanere in strada, ma ci sono 2 ruote parcheggiate ovunque

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Domenica 26 settembre

Queste notturne del’acropoli sono state prese col cellulare

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Piano della giornata: metà dedicata all’acropoli e metà ad iniziare a riavvicinarmi a Saranda.
La moto è sana e salva dove l’avevo lasciata: gli occhiali invece non sono dentro la loro custodia ! Li ho lasciati fuori di sicuro ieri sera al rientro, perché li avevo mentre guidavo. Niente. In cucina, nella camera, nel bagno. Amen, lascio un biglietto nella cucina pregando chi li ritrova di portarli a George. Sono l’unico in piedi, dormono tutti.

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Tutti i murales sono opera di George
Questo è il festival che si sta tenendo all’interno dell’Acropoli: il concerto che sentivo ieri sera era dentro l’anfiteatro

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Prima di entrare noto quello che sembra essere una specie di “matrimonio di gruppo”

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Invece è un gruppo religioso cattolico delle Filippine in visita ad una comunità religiosa greca

https://www.youtube.com/watch?v=z_6NTiPQ-nI

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Bisogna ugualmente passare dalla biglietteria, anche se l’ingresso è gratuito: normalmente sono 20 €

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La piantina dell’acropoli nell’opuscolo fornito all’ingresso

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Non avete bisogno della guida. Anche adesso in bassa stagione troverete gruppi organizzati di tutte le nazionalità: io ne sento almeno 3 che parlano in italiano.
Spero di non sbagliare troppo e correggete senza problemi i nomi che assegnerò
Subito potete ammirare il teatro di Dionisio
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L’entrata , il Propilei con alla destra il tempio di Atena Nike vi introduce nell’acropoli

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Poi finalmente il tanto studiato e mai ammirato dal vivo: il Partenone

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Contate ben 2 volte: 8 colonne sul alto corto e 17 su quello lungo

Ciò che rimane dei Frontoni di Fidia, il capolavoro dello scultore greco: tutto il resto è rubato…scusate custodito nel territorio extra europeo della Gran Bretagna, nel covo…pardon nel British museum

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Il massimo che sono riuscito a realizzare nei tentativi di Japan Selfie con il tempio come sfondo

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Apro una parentesi con un suggerimento personale. Quando desiderate la classica foto ricordo che immediatamente faccia capire a chiunque dove siete stati, guardate se notate dei turisit giapponesi. I loro tpur operator hanno degli scheduling precisissimi, con indicate tappe e punti in cui scattare la foto al gruppo di turisti, oltre ai tempi di permanenza. In questo modo possono organizzare i loro tour Europa in 9 giorni e 8 notti.
Lo so pechè nel 2008, a Mosca, nella piazza Rossa mi sono fatto scattare una foto con un gruppo dopo che avevo parlato con una guida, che mi aveva mostrato il book con le note di viaggio. Non sono foto artistiche, ma ottime foto ricordo. Ovviamente io senza cavalletto stavolta sono stato costretto ad una inquadratura un poco approssimativa, ma nel 2008 fu perfetta.

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Spingendo un po’ arrivo davvero vicino all’Acropoli con la moto

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Si rientra all’ostello

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Io e george

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Finisco di caricare la moto e vedo una signora col passeggino e suo marito che tiene in mano i miei occhiali: le chiedo dove li ha trovati. Erano sulla sella della moto accanto. Li ho appoggiati ieri sera e né al rientro né stamattina li avevo notati. Ok meglio, posso rimettere a posto quelli di scorta.

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Appena partito cerco di fissare meglio la tanica e la mot ondeggia. Stupidamente lo faccio da dietro. Al terzo tentativo riesco a far cadere la moto lateralmente. 2 automobilisti si fermano e mi aiutano a rialzarla. Pedale del cambio un poco deflesso. Lo raddrizzo a mano, la leva della frizione imberlata, ma sembra funzionare. Riparte. Sono un cretino.

Per rientrare a Saranda tengo la parte ovest della Grecia e vado per Patrasso.

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Invece che l’autostrada seguo la costiera, che in pratica va parallela, con alcune deviazioni per i lavori in corso

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Cala il sole e trovo il campeggio Tsolis a 30 km da Patrasso: 12,5 € il posto tenda !!!

In zona sono evidenti i segni dei grandi incendi

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Sono l’unica tenda e quindi posso scegliere il posto che preferisco: devo ricordarmi di mandare l’indirizzo a questo campione di tennis, nel caso intenda trascorrere un periodo di ferie in Grecia

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Svegliandosi al mattino potrebbe immediatamente fare 2 palleggi per scaldarsi. La durezza del terreno non ha nulla da invidiare al Roland Garros. Il colore è un poco più sbiadito però, altrimenti sarebbe uguale

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Faccio in tempo a collegarmi per un’altra mazzata dei miei New York Giants: riusciamo a perdere dagli Atalanta Falcons per 17 a 14

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Lunedì 27 settembre

Tranquillissimo il camping al mattino

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La morbida e calda luce del mattino rende al meglio il contrasto col durissimo terreno per tenda/tennis

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Volevo partire presto, ma come si fa con gli highlights di tutte le partite della NFL a disposizione e con inserita l’opzione nascondi i risultati ?

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Anche l’entrata del camping è già che belle e pronta per il circuito internazionale dell’ATP

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Il ponte di Rion Antirion che attraversa il golfo di Patrasso. E’ un ponte strallato, cioè di tipo sospeso sorretto da cavi (gli stralli) che sono ancorati a dei piloni di sostegno. Coi suoi 560 metri occupa il 52° posto nella speciale classifica mondiale. Decisamente imponente

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La strada è decisamente varia come paesaggi, montagne, pianure fiumi

Sosta per il pranzo: questo supermarket possiede una strategica panchina proprio all’ingresso

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Poco più avanti un gentilissimo meccanico mi da una mezza sistemata al filo della frizione: così regolato va molto meglio

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Altra città

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Qui invece approfitto della panchina+ombra+silenzio per un pisolino

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Arrivo alla fine a Giannina e ho trovato sul web un camping sul lago: impossibile un terreno più duro della notte precedente

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Mentre prendo il caffè trasmettono un seguitissimo incontro di calcio, immagino sia il Giannina

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Qui trovate tutto
http://pasgiannina.gr/

città davvero piacevole per una sosta

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Un po’ di spesa prima di andare al campeggio

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Il campeggio è il Camping Limnopoula http://www.greececamping.gr/campingDetails.asp?cid=199

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Velocissima la reception: 15 € in contanti e nemmeno mi registra o chiede il passaporto
Il campeggio è proprio sul lago Pamvotida

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Nella lavanderia del campeggio ci sono un paio di microonde e dei fornelli: alla fine riesco a preparare le ali di pollo

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Dopo cena ritorno in centro, che è davvero pieno di locali uno dietro l’altro: perdonate, ma per le foto notturne temo di aver ancora tanto da imparare

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Poi però, continuando a camminare , un poco distante dalla “movida” trovo degli indizi interessantissimi: peccato che domattina parto, avrei trovato anche dei locali adatti ai miei gusti

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Martedì 28 settembre

Obiettivo: rientrare a Saranda, non si discute. Il volo di rientro è per il primo ottobre: la prenderò un poco alla larga. Giannina si è poi rivelata una città davvero piacevole, con una vita notturna davvero animata. Peccato non potermi fermare per il live al Punk Bar. Locale sicuramente allineato con le mie preferenze. Me lo ha confermato un gruppo di ragazzi con cui ho chiaccherato ieri sera. Li avevo visti all’interno di un’edifico scolastico con esposti striscioni di protesta col simbolo anarchico. Stavano facendo squatting (https://it.wikipedia.org/wiki/Invasione ... _o_edifici)
E avevano confermato le mie impressioni sul manifesto.
Ultimo saluto al lago del campeggio e si parte

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Immagine.

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Questo è un ponte storico

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Questo no

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Ripari casuali per via della pioggia a intermittenza

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Niente da fare ho avvistato solo cartelli

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La frontiera con l’Albania è una sosta velocissima

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Devo spiegarvi questa “cartina stradale” così diventerà chiaro perché improvvisare puo portare gioie, ma anche dolori.

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Alla frontiera mi ero dovuto fermare per un’oretta per via della pioggia. Avendo tempo stavo pensando di tornare fino al lago di Ohrid sulla sponda albanese. Poi leggendo la mia guida mi è tornato sott’occhio un nome Dardhè, un villaggio nel sud, censito a 500 abitanti nel 2000. Avevo letto di questo posto su un diario on line , che lo definiva semplicemente come il tipico villaggio albanese in cui immediatamente ci si ritrova in un contesto dei tempi passati, con case in muratura. Un semplice villaggio. Interessantissimo. Inoltre su Google sono presenti parecchi alloggi proprio a Dardhè.
A Bilshit si può proseguire fino a Corizza e poi raggiungere Dardhè, oppure deviare subito (il tratto blu tratteggiato) e per quella che sembra una stradina secondaria la SH3 raggiungere Dardhè. Sono 24 km e Maps indica il tempo in 44 min, una media dei 17, 59 km/h. Quando si vedono queste medie sarebbe sempre meglio informarsi al meglio. Comunque ho ancora mezza giornata. Decido per la SH3.

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Ok lavori in corso, ma nulla di che

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Vedo Dardhè

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C’è una biforcazione, vado a sinistra, ma la stradina porta solo a un gruppo di case. Gli alloggi e il “centro 2 sono dall’altra parte. Torno indietro e subito la stradina sale di pendenza. Vabbè, saranno a malapena 1500 mt. Arriva però un tornantino a gomito arrabbiato, slitto un poco di lato e alla fine la moto cade di lato. Io rimango in piedi.

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Tirarla su non è facile , ma ci riesco. Miracolo riparte: dai solo lo specchietto. Poiché risalire non mi convince , data la pendenza anche laterale del tratto, metto la prima e decido di seguire la moto in prima a piedi….do gas ma non si muove. Con fatica retrocedo al punto di curva e dato che c’è un poco di piano la metto sul cavalletto. Non capisco e mi piego a guardare: da non credere la catena è scesa dal pignone !!!.
Nemmeno a pensare di spingerla. Troppa pendenza. Metto la borsa in spalla e cammino fino alle abitazioni che vedevo. Un primo albergo è chiuso, poi un signore mi fa capire di camminare fino al posto di polizia: alla fine sono 300 metri. Di fronte un albergo con ristorante e della gente che mangia. Capiscono e un poco parlano l’italiano. Mi fanno sedere a mangiare con loro. Non devo preoccuparmi per la moto: qui in montagna nessuno ruba. Se lo dicono loro che ci abitano.

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Non c’è un meccanico, l’unica soluzione è far arrivare un carro attrezzi da Corizza. Lo chiamano: ci metterà un’oretta ad arrivare. Poi però , uno del gruppo, mi dice che c’è un problema, il carro attrezzi non è in grado di scendere per quella stradina, bisogna che andiamo a prendere noi la moto. Va a prendere il suo fuoristrada e mi porta fino alla moto. Anche in 2 non riusciamo a spingerla per la salita. Ok, si fa in un ‘altro modo. Quando capisco, alla fine mi convinco che un altro capitombolo non cambierà poi molto la situazione. Aggancia una delle forcelle anteriori con una cinghia che fissa al suo fuoristrada. Mi fa capire che mi traina fino al paese. Non ci avrei scommesso un’euro. Il chillometro e mezzo non sembra finire mai. A ogni strattone io grido “Piano !” e lui agitando il braccio fuori dal finestrino risponde “Piano piano!”. Quando arriviamo sulla strada non riesco a crederci, non sono caduto. Le braccia sono di marmo e faccio fatica a muoverle. Sono stati tutti gentilissimi e mi piange il cuore a non potermi fermare, ma quando arriva il carro attrezzi, bisognerà raggiungere Corizza e cercare un meccanico. Che persone gentili: l’autista del fuoristrada rifiuta i soldi che gli offro. Gli altri al ritorno iniziano una serie di brindisi..ohh il raki che sto bevendo lo fanno loro …azz se si sente.

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Mannaggia, avessi scelto l’altro percorso, non avrei avuto problemi, la strada è asfaltata. Pazienza , mi spiace solo perché avrei cenato in compagnia di tutta quella gente. Consiglio una sosta a Dardhè.

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Dal garage gli chiedo dove sia un meccanico: l’autista si mette a ridere, ci pensa lui. Sono un poco preoccupato, vedo solo auto: speriamo sia capace. Mi tranquillizzo quando va a prendere il calibro manuale e inizia a fare le misure dal pignone. Non fai così se non te ne intendi.

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Mi accompagna anche in centro da un bancomat per prelevare i lek per pagargli il conto

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Al ritorno chiedo a dei suoi amici dal garage s econoscono un motel economico. Mi mandano da un motel della catena di distributori della Bolv. 16€/notte. Dato che Corizza è vicina dopo la doccia, esco faccio la spesa e poi rientro in albergo: la giornata è stata comunque abbastanza piena.

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momi20
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Re: JUMP TO BALCANI 2021…ANCHE LA GRECIA

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Mercoledì 29 settembre

Ecco la catena alberghiera albanese che mi ha accolto ieri sera: questa la posizione esatta

https://www.google.it/maps/place/BOLV/@ ... authuser=0


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Il titolare del distributore è un’artista mancato: la zona bar a fianco del distributore è qualcosa di surreale: un piccolo museo

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Col titolare

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Non che il retro non riservi sorprese

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Mele biologiche

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Dal distributore a Saranda , lungo la SH 75 sono circa 240 km: tutta calma e a fine giornata restituisco la moto

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Ad Erseke mi fermo al mercatino

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Mi fermo per una foto

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Dopo la foto noto una piccola chiazza sotto la moto…mia ? Sembra un poco d’olio, ma la moto va

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Dopo questa foto non ci sono dubbi, perdo benzina, non olio. Qui la moto sbuffa e si ferma. Non riparte. Siamo alle solite. Molto in lontananza mi sembra di vedere degli edifici. Coraggio, si spinge.

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Proprio non riparte e dopo 4 km mi fermo a riposarmi

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Una visione: si ferma un sidecar. Coppia olandese in pensione e in giro per il mondo. Contano di andare per alcuni mesi a Cipro ed aspettare una situazione migliore per la pandemia e riprendere a muoversi.
Gli spiego il problema e mi dicono che poco distante c’è un ristorante albergo. Lui però si offre di dare un’occhiata e la moglie mi spiega che è un ingegnere con la passione delle moto ha avuto anche un Transalp (e dagli) e può smontare la moto a occhi chiusi.
Ancora una volta rimango comunque sorpreso dall’ennesima dimostrazione di quanto sia immediatamente forte il legame fra due motociclisti che s’incontrano per la prima volta come se fosse da anni.
Loro due sono comunque organizzatissimi. Hanno dietro una piccola officina, anche il tester.

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A un certo punto rimane bloccato perché gli mancano alcune misure di chiavi. Si ferma una macchina: sono una coppia lui albanese e lei siciliana. Vanno al ristorante e poco dopo arriva il figlio della proprietaria del ristorante con una cassetta: ci sono le chiavi che servono.

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Ringrazio la coppia che riparte

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Berend (lui) lavora come un’ossesso per quasi 2 ore sotto al sole, arrivando a smontare il serbatoio per poter arrivare a tutti i contatti. La moglie Jannette mi prepara il caffè..ovviamente hanno con loro la macchinetta

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Alla fine deve arrendersi (ha tentato anche un ponte con un pezzo di fil di ferro): c’è un problema elettrico non risolvibile.

Spingo la moto fino al ristorante e gli offro il pranzo..il minimo

Su google maps trovate Athinaja Bar Cafè Camping: lì vicino il ristorante che però non aveva un’insegna. Qui è ufficialmente terminata la vacanza su moto guidata .. e talvolta spinta.

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Non so proprio come ringraziarli sono stati incredibili, li saluto vanno verso Cipro

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La signora del ristorante è riuscita a trovare una persona con un furgone che può caricare la moto e portarmi fino a Saranda. 150 € e sono a 139 km dall’arrivo. Mi sembra giusto.

Il figlio della proprietaria del ristorante

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Sono venuti in due: fissiamo la moto e partiamo. Ci vogliono quasi 3 ore

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A un certo punto abbiamo dovuto usare il mio navigatore

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Dal noleggio c’è la figlia e penso il suo fidanzato che lavora lì: li avevo avvisati via What’s up che stavo arrivando. Gli spiego i problemi avuti e mostro foto e ricevute degli interventi che ho dovuto fare. Provano a metterla in moto, ma non si accende nemmeno la luce della folle. La chiudo veloce e gli spiego che domani mattina torno per spiegare per bene al padre e al meccanico cosa mi è capitato.

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Con la borsa in spalla e casco e giacca a braccio arrivo al Saranda SR Backpackers e ritrovo Tommy. Mangio qualcosa e poi faccio una passeggiata su lungomare.

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momi20
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Re: JUMP TO BALCANI 2021…ANCHE LA GRECIA

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30 settembre giovedì

Al mattino subito colazione
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torno nuovamente da Moto Saranda e rispiego tutti i problemi avuti anche al padre e al meccanico. Tenta di obiettare che adesso si accende e va in neutral. Si, va in neutral, ma non si accende. Dicono che la esamineranno per bene e poi se ci possiamo rivedere nel pomeriggio. Gli dico che ho dei problemi col passaporto e che oggi devo cercare di risolverli, magari domani. Alle 10,45 ho il bus per Tirana e non mi fido a tornare : la moto ha dei segni per le cadute. Poiché non mi è sembrato un noleggio “chiaro e pulito” non vorrei ritrovarmi a discutere: ho già speso abbastanza di extra. Poi non voglio estendere il discorso agli altri mezzi che noleggiano: per gli scooter è un continuo via vai. Però quella Transalp, non è certo una moto da dare ad un cliente.
Partenza regolare del bus, che farà 2 soste: a questa stazione di servizio c’erano dei biker decisamente attrezzati meglio di me

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Poiché la fermata a Tirana è al terminal, decido di prendere un taxi, per raggiungere l’ostello The Maze, centralissimo e vicinissimo alla piazza centrale Skanderbeg, da dove poi dovrò prendere lo shuttle per l’aeroporto.
Fortunatamente posso usare il mio satellitare per aiutare l’autista

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L’ostello è bellissimo e con la giusta “atmosfera”, particolare che o avverti immediatamente oppure non c’è nulla da fare. Non è un vero e proprio ostello.

https://website-202648815325510534742-h ... m=referral

In cmera conosco un ragazzo spagnolo: è stato in Italia, ha visto una partita del Napoli e ha comprato un souvenir tipico della città

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Ormai è pomeriggio inoltrato, quindi esco per un breve giro a piedi: domattina metterò insieme un vero e proprio walking tour

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L’eroe nazionale Skanderbeg

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Prima di rientrare compro qualcosa per cena

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1 ottobre venerdì

Ieri sera ho trovato almeno una decina di free walking tour che iniziano verso metà mattina: il volo di rientro in Italia è alle 18,30. Ci sarebbe tutto il tempo di unirsi, ma proprio non ne ho voglia oggi. Decido di guardare qualcosa per conto mio gironzolando anche a caso: da un lato sicuramente puoi perderti qualcosa di interessante e magari importante, ma basto un piacevole inaspettato imprevisto per pareggiare il tutto.
Tanto per cambiare si parte da piazza Skanderbeg

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Non sono entrato per visitarlo, ma potrebbe essere decisamente interessante una visita al Bunk’Art. Si tratta di un bunker antiatomico, di dimensioni enormi: si tratta di un’edificio sotterrato di cinque piani , con 106 stanze per una superfice totale di oltre 2.500 mq. Costruito per volere del dittatore Hoxha era stato pensato come rifugio della classe politica albanese in caso di attacco nucleare. Questa paura/ossessione di Hoxha portò alla costruzione in tutto il paese di 700.000 mini bunker che potevano ospitare una sola persona. Negli ultimi anni sono state aperte due nuove sezioni. Il Bunk’Art 1 che illustra la storia dell’esercito albanese e della popolazione sotto la dittatura e il Bunk’Art 2 che rivela i segreti della Sigurimi, la polizia di partito dei tempi della dittatura.

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http://bunkart.al/

Come tutti i dittatori che si rispettino anche Hoxha aveva pensato alla propria autocelebrazione post-mortem: cosa meglio di un mausoleo ? Un mausoleo a lui dedicato a forma di piramide. Peccato che dopo la sua morte la sua popolarità sia scesa sotto lo zero. La piramide non è stata demolita perché ai tempi la spesa sarebbe stata insostenibile per l’economia albanese. Adesso la si sta rivalutando e sono in corso lavori di restauro , dopo anni di abbandono

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Comunque ritengo che il primato del delirio appartenga ancora al defunto (2006) dittatore del Turkmenistan Nyazov. La statua dorata che lo ritrae col braccio alzato, ruota durante il giorno seguendo il percorso del sole. L’ho vista nel 2009

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Questa invece, è una delle “normali” statue dorate del defunto Nyazov

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Chiudo parlando del successore di Nyazov, tale Gurbanguly Berdymukhamedov. Ha inaugurato una statua dorata di 6 metri dedicata al suo cane preferito, l’alabai turkmeno o pastore dell’Asia Centrale

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https://www.greenme.it/vivere/costume-e ... kmenistan/

Ok, torniamo nei Balcani, a Tirana e per la precisione al Blloku, il centro della movida di Tirana. Qui trovate tutti i generi di locali per la sera e lo shopping. Ai tempi del regime era l’isola felice dei gerarchi e dei militari, che estranei alla miseria del paese vivevano in abitazioni lussuose. Ovviamente l’area era interdetta alla popolazione civile. Recintato, circondato da bunker era sorvegliato da soldati autorizzati a sparare a vista sugli intrusi.
Dopo la caduta del regime, nonostante le difficoltà, le residenze sono state riconvertite a locali per divertimento e shopping.
In particolare i locali sono quasi tutti a tema: il posto si trova a circa 1.500 metri da piazza Skanderbeg

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E vuoi non trovarne uno ?

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Vicino al Blloku ci sono ovviamente gli edifici governativi: credo di essermi trovato vicino al parlamento (credo) ed ho notato del movimento

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Una deputata che stava rilasciando una dichiarazione

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La scena mi sembra incompleta, avverto che manca qualcosa, ma cosa ? Ma certo, non ci sono i selfie-politico-dipendenti, quel tipo di persone che proprio spendono energie e tempo per farsi immortalare con un personaggio politico. Personalmente capisco il selfie con attori, cantanti, musicisti o pornostar, ma col politico(maschio o femmina) proprio no.
La via dedicata a George W. Bush

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Adesso però è pareggio fra USA e Italia: a Tirana c’è anche Rruga Silvio Berluskoni

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Da Rruga G. Bush arrivo al mercato dell’ortofrutta

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Rientrando verso l’ostello sosta dovuta al City Fitness Club: la palestra mi era stata segnalata da un ragazzo albanese (laureato in Italia in fisica e venuto qui a 13 anni) nato a Tirana. Va ad allenarsi qui quando torna a trovare i parenti

https://www.facebook.com/CityFitnessClubTirana/

sono gentilissimi e mi permettono di visitare la palestra

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Ok si torna in ostello

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Ultimo pranzo nei Balcani

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Poi andrò a prendere lo shuttle LU-NA https://luna.al/?lang=en questo è il transfer più economico dalla piazza Skanderbeg all’aeroporto e viceversa. La singola corsa costa 300 lek ( 2,47 €): se non avete i lek vi chiedono 3 euro.

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Perché direte voi sul bus appare la scritta Tirana invece di Airport ? Perché questa è stata scattata al ritorno. Già, arrivato all’aeroporto alle 17,00 ho iniziato a guardare per l’imbarco del mio volo delle 18,30. Non lo vedo sul tabellone delle partenze. Dopo mezz’ora, dato che iniziano ad apparire i voli delle 19,00, vado a chiedere al punto informazioni. Il check inn è stato chiuso. Perché chiedo ? Volo completo..overbooking: la possibilità era stata segnalata via mail ieri sera, io sono arrivato dopo…quindi nisba. Mi si prospettano 2 possibilità. Imbarco su un volo di altra compagnia che raggiunge Milano verso mezzanotte e mi offrono albergo e passaggio a Bologna. Altrimenti albergo per stanotte e imbarco il giorno successivo. Mentre tiro 2 accidenti sono già per la seconda ipotesi. Che albergo propongono ? Quello dell’aeroporto. Non se ne parla prendo il volo domani, ma stanotte (è venerdì) torno a Tirana con lo shuttle al Maze Hostel.
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