JUMP TO…NEPAL 2022
Un saluto a tutti.
Poiché quest’anno si erano allentate le restrizioni dovute alla pandemia, ho ripreso a mano un progetto di vacanza, che proprio per via del Covid era miseramente fallito a marzo 2020.
Avevo acquistato il biglietto aereo per il Nepal e poi tutto era sfumato, estate in clausura, poi ,dopo il rimborso da parte della Oman Air, mi ero messo il cuore in pace. Come vi ho illustrato nel forum, splendida vacanza nel 2021 nei Balcani: e quest’anno ?
Vaccinato a dovere non avevo impedimenti, quindi ho ripreso a mano gli appunti sul Nepal.
Stavolta mi sono appoggiato alla Qatar Airways, ma non avendo certezza assoluta del periodo ho dovuto aspettare per prenotare il volo. Avendolo comprato a fine agosto per il 4 ottobre, il prezzo da 850 € è lievitato a 1062 €. Cosa positiva erano inclusi 30 kg di bagaglio in stiva più 8 a mano. Altro aspetto da considerare: la tratta Milano –Doha-Katmandu, sia all’andata che al ritorno prevedeva uno stop all’aeroporto di Doha di 18 ore. Però i voli con stop ragionevoli di 3 / 4 ore erano già oltre i 1.500 €. Avevo pensato di uscire dall’aeroporto, visitare la città e poi rientrare.
Per il visto è possibile compilare il modulo di richiesta on line: qui trovate tutte le indicazioni necessarie http://online.nepalimmigration.gov.np/tourist-visa
Altro inconveniente è stato il trasferimento da Modena a Malpensa: il volo Milano-Doha partiva alle 9,40 del mattino del 4 ottobre e il primo treno utile da Modena avrebbe raggiunto Milano Centrale alle 7,40. Troppo vicino alla partenza. Con santa pazienza sono partito il 3 sera ed arrivato a Malpensa poco prima della mezzanotte, ho dormito in aeroporto: non è la prima notte che ho trascorso a Malpensa.
Alla fine, per riassumere, sono partito il 4 ottobre e rientrato il 25 dello stesso mese.
Le spese
1.062 € = biglietto aereo A/R Milano-Doha-Katmandu
262 € = noleggio moto Hero 200 cc X Pulse
Off Road per 18 giorni
825 € = tutto il resto: visto Nepal, vitto, alloggio, benzina, souvenir, permessi
interni al Nepal ecc…
Totale = 2149 €
Questo il percorso: come sempre indico i posti dove ho dormito, che non coincidono necessariamente coi punti di interesse principale
Organizzare il tutto, da subito , non si è quindi rivelato semplice, ma ho avuto un colpo di fortuna. La collana di guide Jump To.. che da anni è diventata la mia fonte regina d’informazioni, da quest’anno ha inaugurato l’attività di tour operator. Li ho contattati ed hanno provveduto a tutto, inviandomi in tempi rapidissimi la guida, il book di viaggio e 2 splendide magliette gadget
Alla mia solita attrezzatura da vacanza in moto ho aggiunto un solo acquisto quest’anno: la giacca impermeabile della Decathlon MH 900 (99,99 €): come piumino utilizzerò quello staccabile della vecchia giacca. Questo è come nuovo, ma il copripiumino ha perso un poco di impermeabilità.
03/10/22 Lunedì
Sono partito dopo le 20,00 dalla stazione dei treni di Modena e prima di mezzanotte sono arrivato a Milano Malpensa ed ho trascorso la notte in aeroporto.
In queste situazioni diventa davvero utile il sito
https://www.sleepinginairports.net/
Comunque un posto tranquillo è al piano rialzato dei ristoranti: chiudono presto e la zona diventa silenziosa abbastanza presto.
04/10/22 Martedì
Al mattino mi imbarco regolarmente alle 9.40 e dopo poco meno di 6 ore atterro a Doha:devo dire che la scelta di film ed altro della Qatar è davvero vastissima, con alcuni titoli anche in italiano.
Si manifestano i primi segni dell’Alzheimer: prendo il mio zainetto, cappellino felpa e il marsupio con occhiali, macchina fotografica, la guida carte di credito e il passaporto…purtroppo manca. Calma , lo avevo , mi sono imbarcato: torno dal mio seggiolino n° 18, niente. Guardo sotto ai segiolini vicini, nella tasca del seggiolino davanti al mio niente. Controllo e ricontrollo, nisba. Mi incammino e comunico all’hostess che non trovo il mio passaporto. Mi chiede se ero seduto al posto 18. Rispondo di si: mi consegna il passaporto. Lo avevo lasciato sul seggiolino per andare a prendere lo zainetto che era nella cappelliera più avanti. Il mio vicino di seggiolino lo aveva consegnato all’hostess. Salvo per ora, ma sono chiari i sintomi del problema legato alla mia età, volta per volta li segnalerò nel report
Poiché il volo per Katmandu sarà il giorno dopo con uno stop di 18 ore, valuto il mio progetto di uscire dall’aeroporto col permesso temporaneo e visitare la città. Al primo controllo le scatolette con pollo e manzo passano, mentre il tonno coi fagioli no: c’è del liquido.Poi riesco ad arrivare nella zona dove vengono rilasciati i permessi temporanei, però è necessario fare il tampone. Ho la terza dose, ma non mi sento di rischiare: risultassi positivo dovrei fare 10 giorni di quarantena e addio vacanza. Pazienza ho wifi, tablet, un aeroporto enorme da esplorare …inoltre dopo 30 week end consecutivi passati a lavorare, la prospettiva di oziare per qualche ora non mi dispiace. Prendiamo un caffè per cominciare: ahh già qui si usano i Rial qatariani. Per curiosità vediamo il cambio: un caffè è a 25 Rial…rischio l’infarto 6,51 €. Mi sembra inutile valutare l’acquisto di cibo nei vari food court, andrò con le mie scatolette.
Scopro che l’aeroporto è dotato di eccezionali Quiet Room: per uomini, donne e famiglie, con delle fantastiche poltrone per stendersi e prese per la ricarica
L’aeroporto è immenso e stanno ultimando la preparazione degli stand dei Mondiali 2022: nell’incrocio principale troneggia una gigantesca mascotte. Dormo davvero bene.
05/10/22 Mercoledì
Imbarco regolare e la maggior parte dei tratti somatici dei miei compagni di viaggio cambia radicalmente. Al Tribhuvan Airport di Katmandu mi accorgo di aver compilato solamente la carta d’ingresso in Nepal e non il form per il visto: pazienza lo faccio assieme a tanti altri alle postazioni elettroniche. Pago 50 $ ( per 14 giorni invece sono 30$): ricordarsi di avere con sé il denaro contante in dollari. Prelevo subito le rupie nepalesi , ma non riesco ad acquistare la sim locale: lo shop è chiuso, del resto sono le 19,40.
Piove, ma sarà un temporale passeggero, il monsone è già finito.
Sono però capitato nel bel mezzo di un festival, credo il Tihar o festival delle luci. Circolazione ridotta dei bus, quindi, mio malgrado devo prendere il taxi: contratto un po’ e da 15 $ scendo a 10.
Mi porta al Funky Monkey Hostel, che dista solamente 800 mt dal negozio dove ho noleggiato la moto. Sono l’unico ospite, forse sono proprio all’inizio della stagione. Stanza con 2 letti, bagno in comune ( con me stesso poi), senza carta igenica, cosa che può capitare in Nepal…comunque per 3 dollari a notte, non mi posso poi lamentare. Avendo scaricato le mappe off line esco per un primo giretto. Sono nel quartiere Tamel, di Katmandu, quello decisamente più turistico: negozi, ristoranti, locali eccetera.
Continua a piovere, la città non è poi molto illuminata, ma riesco a trovare uno dei locali che mi ero segnato, il Puple Haze. Discoteca con musica live: purtoppo si esibisce una cover band dei Queen, non il massimo per i miei gusti.
Un altro locale
Rientro e vado a letto, domani prendo la moto e parto.
06/10/22 Giovedì
Durante la notte la pioggia mi ha svegliato dal gran che veniva giù: strano , penso, il monsone finisce poco dopo la metà di settembre…che fortuna sono incappato in un anno sballato anche per i nepalesi. Il proprietario dell’ostello mi spiega che quest’anno il periodo del monsone si è allungato. Tutte le agenzie di viaggi e trekking sono nel panico: i tour saltano uno dietro l’altro. E la strada per Muktinat ? Questo era il mio primo punto del programma: niente da fare strada impraticabile, gli unici collegamenti possibili con la città di Jomson , capoluogo del Mustang sono per via aerea.
Le previsioni sono pessime e danno brutto tempo per i successivi dieci giorni. Sarebbe da fare un pensierino a tornare in Italia. Potrei muovermi coi mezzi pubblici: però un piccolo segnale l’ho ricevuto, di andare avanti. Pensavo di aver perso il passaporto… Ok intanto vado a prendere la moto: col wifi e what’s up sono riuscito a mettermi d’accordo col negozio e concordare un orario. Per via del festival aprono solo per consegnare le moto.
Ho noleggiato presso
http://www.bsmotorbike.com/index.html
La moto dovrebbe essere perfetta per i percorsi che intendo fare
JUMP TO... NEPAL 2022: "Vai avanti"
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Re: JUMP TO... NEPAL 2022: "Vai avanti"
https://www.youtube.com/watch?v=WqQaibNV6JA
Gomme in ottimo stato, mi faccio mostrare come controllare il livello dell’olio, regolare il minimo e l’uso dello starter: insomma tutte le conoscenze meccaniche a mia disposizione. Noto che la spia dell’ABS è permanentemente accesa: qualche problema, chiedo ? No , mi risponde, da quando l’hanno comprata è sempre rimasta illuminata dal momento dell’accensione. Cerco di vederla positiva: magari accesa significa che funziona sempre l’ABS e quando è spenta magari devo fare un controllo: l’importante è autoconvincersi. Distrattamente chiedo come sia la copertura dell’assicurazione: non c’è assicurazione. E se rubano la moto, chiedo ? La devo ripagare. Chiarito che per fare un’assicurazione ci vorrebbero almeno 3 giorni (e siamo nel periodo del festival), il titolare mi rassicura: non devo preoccuparmi, quasi nessuno gira con l’assicurazione in Nepal. Le moto non le ruba nessuno, piuttosto mi dice di non lasciare incustodito il casco. Il mio è già un’articolo di lusso per gli standard del paese.
Il contratto
Purtroppo non riesco a prelevare più di 10.000 rupie per volta nei bancomat vicini al negozio: ne faccio 2 e poi gli dico che non vorrei pagare altre 2 commissioni. Va bene salderò il tutto al mio ritorno, tanto ha copia del biglietto aereo e del passaporto.
Mentalmente inizio a ripetere: “In Nepal si guida a sinistra, in Nepal si guida a sinistra ecc…”
La pioggia da un poco di tregua e quindi mi dirigo all’aeroporto, l’unico posto dove sono sicuro di trovare la sim locale, tutti i negozi sono chiusi in città, tranne qualche eccezione. All’aeroporto spiego il problema alla polizia e mi fanno rientrare nella zona arrivi, dove il punto vendita della Ncell è preso d’assalto. Imparo che esiste una app Pathao, che funziona come Uber ed i costi sono decisamente più bassi dei taxi ufficiali.
Già che ci sono prelevo del contante ed infatti negli ATM dell’aeroporto non c’è nessun problema con 25.000 rupie (180 €).
Mentre rientro all’ostello vedo un negozio che vende articoli da ferramenta, borse e stivali di gomma. Ne compro un paio, quindi di volata in ostello per preparare con largo anticipo la borsa per domani mattina. Ha ripreso a piovere, ma le previsioni danno bel tempo , almeno in mattinata. Sono nella mia camera e inizio a pianificare l’assetto di viaggio. Passaporto , patente di guida e contratto della moto, in una busta di plastica nella tasca destra dei jeans. Nella sinistra un poco di contanti, la VISA e la PrePagata: ho anche una mastercard che terrò nella borsa. Secondo avviso di Alzheimer: non trovo le carte di credito VISA e PrePagata. Le ho appena usate. Ribalto la camera niente. Poi l’intuizione: devono essermi cadute nel negozio dove ho provato gli stivali di gomma.
Torno al negozio e col proprietario guardiamo anche sotto ai banchetti: nulla da fare. Dato che ho prelevato all’aeroporto devo provare a cercarle nella zona di arrivo: le avrò per caso lasciate dal punto ATM, chissà. Sempre gentilissimo il personale di sicurezza(ormai mi conoscono) e mi fanno rientrare nella zona di arrivo. Come immaginavo nessuna traccia delle mie carte di credito. Però uno degli agenti di servizio mi nota e mi chiede se per caso io stia cercando delle carte di credito: speranzoso gli rispondo di si. Mi accompagna al banco di servizio della sicurezza che è proprio di fronte allo sportello di prelievo. Un agente mi chiede il passaporto, controlla il mio nominativo e poi le tira fuori: Visa e prepagata. Sto per inginocchiarmi a ringraziarli. Poi ricordo. Dopo il prelievo mi ero appoggiato al banco per sistemare le rupie e avevo lasciato sul banco le due carte.
Ok è il secondo attacco di Alzheimer della vacanza.
D’obbligo la foto ricordo del momento
Già che ci sono controllo il telefono e rimango sbalordito da what’s up. Poiché la scheda ha necessitato di alcune ore per attivarsi al 100% leggo solo ora il messaggio che mi aveva inviato il responsabile della sicurezza aeroportuale
Dal mio nome sulle carte ed incrociando i dati dei passeggeri atterrati erano risaliti al mio cellulare. Mi viene da considerare l’insieme della situazione. Ho trovato un tempo che più schifoso non ci si poteva aspettare. La moto viene noleggiata senza assicurazione. Devo completamente cambiare itinerario, soste e magari luoghi da visitare. Viste poi le previsioni del tempo, si potrebbe pensare ad un rientro anticipato: possibile con nemmeno 200$ di supplemento per cambiare la data del rientro con la Qatar. Di contro ho ritrovato il passaporto e sono rientrato in possesso delle carte di credito: non sono questi due segnali delle divinità nepalesi che mi stanno suggerendo di continuare ? Sento la benevolenza degli dei scendere dal cielo
Dato il persistere del maltempo sto usando la macchina di scorta fotografica, che è una piccola Kodak waterprof, già usata sottacqua nelle Filippine e in Indonesia. Non è poi che stasera abbia in mente dei gran programmi. Andrò a mangiare qualcosa e magari due passi fino a Durbar Square, tanto per dare un’occhiata.
Prima di rientrare mi viene in mente la mia borsa da viaggio. Si tratta di una borsa Over Board da 60 lt
https://www.overboard.eu/
Il problema è che quando la acquistai anni fa, i modelli 100% waterproof non erano disponibili nella misura 60 litri. Data l’urgenza ne comprai una che proteggeva da piogge leggere, ma non impermeabile al 100%. Inoltre la capacità è proprio al limite, visto che dovrò indossare gli stivali di gomma e mettere gli scarponcini in borsa. Vado nuovamente a gironzolare per il quartiere di Tamel. Ci sono decine di negozi da trekking, con le migliori marche del settore adeguatamente contraffatte.
Per 2500 rupie (17,98 €) trovo una splendida borsa impermeabile della NortFace, decisamente più capiente della mia
Soffiandoci sopra con le labbra attaccate, l’aria non passa, perciò anche l’acqua dovrebbe restarsene fuori: per prudenza la avvolgerò in sacchi del pattume. Questi non tradiscono mai.
Mi accordo con l’ostello per lasciargli la mia borsa OverBoard. La prenderò al rientro. Dato che sono solamente le 9 di sera, ho tutto il tempo di preparare la mia nuova borsa da viaggio. Già che ci sono posso anche copiare le poche foto scattate con la Kodak impermeabile sul tablet e su una chiavetta USB. Prima però sistemo il resto, impacchetto tutto, controllo cellulare, carte di credito (ci sono tutte e 3). Fuori ho tenuto solamente il necessario per lanotte e i vestiti per il giorno dopo.
E arriva il 3° segnale di Alzheimer
Non trovo la Kodak: ho scattato delle foto mezz’ora fa ! Guardo sotto al letto, ovunque, tiro fuori tutto dalla mia nuova borsa. Dopo un’ora mi rassegno. Persa. Dove ? Non me la sento di uscire in piena notte con la pioggia, e domattina devo assolutamente partire:c’è uno spiraglio di bel tempo e dovrei riuscire a raggiungere Pokhara. Spostandomi verso ovest di 200 km vuoi che il tempo non cambi ? Ecco il motivo per cui ha pubblicato poche foto fino a questo punto del report. Quelle postate sono le poche che avevo fatto con l’altra macchina fotografica.
Comunque sono sempre più determinato a proseguire: sento che gli dei nepalesi sono con me, posso quasi udire la loro voce
07/10/22 Venerdì
Finalmente si parte. Lascio il Funky Monkey Hostel con in dote una notte senza pioggia (dalle 23.00 in poi) e una mattinata normale.
Il traffico, per via del festival non dovrebbe essere molto congestionato, ma le piogge hanno lasciato il segno. Ad oggi Jomson è ancora isolata via terra e la
Prithvi Highway che collega dopo 201 km Katmandu a Pokhara ha pesantemente accusato dei danni da maltempo, me ne accorgo dopo poche decine di chilometri.
Qui però il caffè era eccellente
https://www.youtube.com/watch?v=7rUS8_6I9kg
Anche se sei in moto, talvolta, la larghezza delle corsie della Prithvi Highway ti obbliga a stare in coda se non a procedere a senso alternato
Si incontrano anche punti con corsie a larghezza ridotta e senso di marcia alternato
Non riesco ad immaginare cosa possa accadere in caso di frane
Processione di fedeli
https://www.youtube.com/watch?v=zaisIMQbxXE
il mio primo ponte sospeso in Nepal
https://www.youtube.com/watch?v=rCgrJ9htD9Y
Mi viene in mente un altro particolare: perdendo la Kodak impermeabile ho anche perso la scheda di memoria da 16 giga: ne ho una da soli 2 giga nella mia Lumix. Ci penserò dopo pranzo
Verso le 15,00 , attraversando un paesino vedo un negozio che fa al mio caso e trovo una scheda da 64 giga, la più piccola in vendita.
Gli ultimi 50 km sono sotto la pioggia
Però alle 16,30 sono a Pokhara e dopo il pieno vado subito al Pokhara Youth Hostel (3€/notte camera da 4 )
I ragazzi dello staff mi confermano l’impossibilità di raggiungere Jomson e quindi Muktinat via terra: i musi lunghi degli ospiti dell’ostello sottolineano le delusioni per i vari tour saltati. Non mi rimane che tirare dritto verso ovest e raggiungere la riserva naturale di Bardia. Tenterò il tragitto verso il Mustang al rientro, sperando che il migliorare del tempo permetta la riapertura della strada.
Pokhara è la tipica città perfetta per essere un punto di partenza. Agenzie di viaggio, noleggi di auto e moto, ristoranti, pizzerie disco bar night, negozi per il trekking, uffici per i visti di transito ecc…Direi l’equivalente di Sapa per il Vietnam del Nord o tantissime altre che ho trovato nei vari paesi.
Il lago però è davvero carino
La stradine che porta al punto d’imbarco per le varie gite in barca ha su un lato tutta una fila di ristorantini a prezzi decisamente accessibili…per me ovviamente, credo di non essere andato oltre i 3 €
Questi , credo, siano fegatini di pollo,
E questi ?
Ho dato corda al più piccolo dei figli dei proprietari, mentre aspettavo e non me lo sono più scrollato di dosso per tutta la cena
Parliamo un sacco, lui in nepalese e io in italiano. Poi scopro che pur avendo solo 3 anni , legge perfettamente le varie lettere dell’alfabeto: notevole.
Devo aggiungere due parole sull’ostello. Non è che i servizi igenici fossero tenuti in maniera impeccabile, non era previsto l’uso della cucina, ma la common zone, quella dove ci si siede per un caffè assieme agli altri ospiti era perfetta dal punto di vista dell’atmosfera. Chiunque si sedesse veniva salutato, tutti si presentavano, anche gli ospiti più anziani.
Due hanno iniziato a giocare a scacchi ed ho incontrato anche due ragazzi italiani , Mirko e Giacomo. Giacomo lavora, mentre Mirko, che parla e scrive persiano, aveva preso un periodo di stacco dall’università di Roma dove è traduttore / ricercatore ( se ho capito bene). Vanno a zonzo da oltre 3 mesi per l’Asia. I due giocatori di scacchi sono un ragazzo tedesco (credo) ed uno inglese, che scopro essere uno scrittore di fantascienza in cerca di ispirazione: si chiama Edmund William Clive
https://www.facebook.com/yamthapa.yamthapa.3
Gomme in ottimo stato, mi faccio mostrare come controllare il livello dell’olio, regolare il minimo e l’uso dello starter: insomma tutte le conoscenze meccaniche a mia disposizione. Noto che la spia dell’ABS è permanentemente accesa: qualche problema, chiedo ? No , mi risponde, da quando l’hanno comprata è sempre rimasta illuminata dal momento dell’accensione. Cerco di vederla positiva: magari accesa significa che funziona sempre l’ABS e quando è spenta magari devo fare un controllo: l’importante è autoconvincersi. Distrattamente chiedo come sia la copertura dell’assicurazione: non c’è assicurazione. E se rubano la moto, chiedo ? La devo ripagare. Chiarito che per fare un’assicurazione ci vorrebbero almeno 3 giorni (e siamo nel periodo del festival), il titolare mi rassicura: non devo preoccuparmi, quasi nessuno gira con l’assicurazione in Nepal. Le moto non le ruba nessuno, piuttosto mi dice di non lasciare incustodito il casco. Il mio è già un’articolo di lusso per gli standard del paese.
Il contratto
Purtroppo non riesco a prelevare più di 10.000 rupie per volta nei bancomat vicini al negozio: ne faccio 2 e poi gli dico che non vorrei pagare altre 2 commissioni. Va bene salderò il tutto al mio ritorno, tanto ha copia del biglietto aereo e del passaporto.
Mentalmente inizio a ripetere: “In Nepal si guida a sinistra, in Nepal si guida a sinistra ecc…”
La pioggia da un poco di tregua e quindi mi dirigo all’aeroporto, l’unico posto dove sono sicuro di trovare la sim locale, tutti i negozi sono chiusi in città, tranne qualche eccezione. All’aeroporto spiego il problema alla polizia e mi fanno rientrare nella zona arrivi, dove il punto vendita della Ncell è preso d’assalto. Imparo che esiste una app Pathao, che funziona come Uber ed i costi sono decisamente più bassi dei taxi ufficiali.
Già che ci sono prelevo del contante ed infatti negli ATM dell’aeroporto non c’è nessun problema con 25.000 rupie (180 €).
Mentre rientro all’ostello vedo un negozio che vende articoli da ferramenta, borse e stivali di gomma. Ne compro un paio, quindi di volata in ostello per preparare con largo anticipo la borsa per domani mattina. Ha ripreso a piovere, ma le previsioni danno bel tempo , almeno in mattinata. Sono nella mia camera e inizio a pianificare l’assetto di viaggio. Passaporto , patente di guida e contratto della moto, in una busta di plastica nella tasca destra dei jeans. Nella sinistra un poco di contanti, la VISA e la PrePagata: ho anche una mastercard che terrò nella borsa. Secondo avviso di Alzheimer: non trovo le carte di credito VISA e PrePagata. Le ho appena usate. Ribalto la camera niente. Poi l’intuizione: devono essermi cadute nel negozio dove ho provato gli stivali di gomma.
Torno al negozio e col proprietario guardiamo anche sotto ai banchetti: nulla da fare. Dato che ho prelevato all’aeroporto devo provare a cercarle nella zona di arrivo: le avrò per caso lasciate dal punto ATM, chissà. Sempre gentilissimo il personale di sicurezza(ormai mi conoscono) e mi fanno rientrare nella zona di arrivo. Come immaginavo nessuna traccia delle mie carte di credito. Però uno degli agenti di servizio mi nota e mi chiede se per caso io stia cercando delle carte di credito: speranzoso gli rispondo di si. Mi accompagna al banco di servizio della sicurezza che è proprio di fronte allo sportello di prelievo. Un agente mi chiede il passaporto, controlla il mio nominativo e poi le tira fuori: Visa e prepagata. Sto per inginocchiarmi a ringraziarli. Poi ricordo. Dopo il prelievo mi ero appoggiato al banco per sistemare le rupie e avevo lasciato sul banco le due carte.
Ok è il secondo attacco di Alzheimer della vacanza.
D’obbligo la foto ricordo del momento
Già che ci sono controllo il telefono e rimango sbalordito da what’s up. Poiché la scheda ha necessitato di alcune ore per attivarsi al 100% leggo solo ora il messaggio che mi aveva inviato il responsabile della sicurezza aeroportuale
Dal mio nome sulle carte ed incrociando i dati dei passeggeri atterrati erano risaliti al mio cellulare. Mi viene da considerare l’insieme della situazione. Ho trovato un tempo che più schifoso non ci si poteva aspettare. La moto viene noleggiata senza assicurazione. Devo completamente cambiare itinerario, soste e magari luoghi da visitare. Viste poi le previsioni del tempo, si potrebbe pensare ad un rientro anticipato: possibile con nemmeno 200$ di supplemento per cambiare la data del rientro con la Qatar. Di contro ho ritrovato il passaporto e sono rientrato in possesso delle carte di credito: non sono questi due segnali delle divinità nepalesi che mi stanno suggerendo di continuare ? Sento la benevolenza degli dei scendere dal cielo
Dato il persistere del maltempo sto usando la macchina di scorta fotografica, che è una piccola Kodak waterprof, già usata sottacqua nelle Filippine e in Indonesia. Non è poi che stasera abbia in mente dei gran programmi. Andrò a mangiare qualcosa e magari due passi fino a Durbar Square, tanto per dare un’occhiata.
Prima di rientrare mi viene in mente la mia borsa da viaggio. Si tratta di una borsa Over Board da 60 lt
https://www.overboard.eu/
Il problema è che quando la acquistai anni fa, i modelli 100% waterproof non erano disponibili nella misura 60 litri. Data l’urgenza ne comprai una che proteggeva da piogge leggere, ma non impermeabile al 100%. Inoltre la capacità è proprio al limite, visto che dovrò indossare gli stivali di gomma e mettere gli scarponcini in borsa. Vado nuovamente a gironzolare per il quartiere di Tamel. Ci sono decine di negozi da trekking, con le migliori marche del settore adeguatamente contraffatte.
Per 2500 rupie (17,98 €) trovo una splendida borsa impermeabile della NortFace, decisamente più capiente della mia
Soffiandoci sopra con le labbra attaccate, l’aria non passa, perciò anche l’acqua dovrebbe restarsene fuori: per prudenza la avvolgerò in sacchi del pattume. Questi non tradiscono mai.
Mi accordo con l’ostello per lasciargli la mia borsa OverBoard. La prenderò al rientro. Dato che sono solamente le 9 di sera, ho tutto il tempo di preparare la mia nuova borsa da viaggio. Già che ci sono posso anche copiare le poche foto scattate con la Kodak impermeabile sul tablet e su una chiavetta USB. Prima però sistemo il resto, impacchetto tutto, controllo cellulare, carte di credito (ci sono tutte e 3). Fuori ho tenuto solamente il necessario per lanotte e i vestiti per il giorno dopo.
E arriva il 3° segnale di Alzheimer
Non trovo la Kodak: ho scattato delle foto mezz’ora fa ! Guardo sotto al letto, ovunque, tiro fuori tutto dalla mia nuova borsa. Dopo un’ora mi rassegno. Persa. Dove ? Non me la sento di uscire in piena notte con la pioggia, e domattina devo assolutamente partire:c’è uno spiraglio di bel tempo e dovrei riuscire a raggiungere Pokhara. Spostandomi verso ovest di 200 km vuoi che il tempo non cambi ? Ecco il motivo per cui ha pubblicato poche foto fino a questo punto del report. Quelle postate sono le poche che avevo fatto con l’altra macchina fotografica.
Comunque sono sempre più determinato a proseguire: sento che gli dei nepalesi sono con me, posso quasi udire la loro voce
07/10/22 Venerdì
Finalmente si parte. Lascio il Funky Monkey Hostel con in dote una notte senza pioggia (dalle 23.00 in poi) e una mattinata normale.
Il traffico, per via del festival non dovrebbe essere molto congestionato, ma le piogge hanno lasciato il segno. Ad oggi Jomson è ancora isolata via terra e la
Prithvi Highway che collega dopo 201 km Katmandu a Pokhara ha pesantemente accusato dei danni da maltempo, me ne accorgo dopo poche decine di chilometri.
Qui però il caffè era eccellente
https://www.youtube.com/watch?v=7rUS8_6I9kg
Anche se sei in moto, talvolta, la larghezza delle corsie della Prithvi Highway ti obbliga a stare in coda se non a procedere a senso alternato
Si incontrano anche punti con corsie a larghezza ridotta e senso di marcia alternato
Non riesco ad immaginare cosa possa accadere in caso di frane
Processione di fedeli
https://www.youtube.com/watch?v=zaisIMQbxXE
il mio primo ponte sospeso in Nepal
https://www.youtube.com/watch?v=rCgrJ9htD9Y
Mi viene in mente un altro particolare: perdendo la Kodak impermeabile ho anche perso la scheda di memoria da 16 giga: ne ho una da soli 2 giga nella mia Lumix. Ci penserò dopo pranzo
Verso le 15,00 , attraversando un paesino vedo un negozio che fa al mio caso e trovo una scheda da 64 giga, la più piccola in vendita.
Gli ultimi 50 km sono sotto la pioggia
Però alle 16,30 sono a Pokhara e dopo il pieno vado subito al Pokhara Youth Hostel (3€/notte camera da 4 )
I ragazzi dello staff mi confermano l’impossibilità di raggiungere Jomson e quindi Muktinat via terra: i musi lunghi degli ospiti dell’ostello sottolineano le delusioni per i vari tour saltati. Non mi rimane che tirare dritto verso ovest e raggiungere la riserva naturale di Bardia. Tenterò il tragitto verso il Mustang al rientro, sperando che il migliorare del tempo permetta la riapertura della strada.
Pokhara è la tipica città perfetta per essere un punto di partenza. Agenzie di viaggio, noleggi di auto e moto, ristoranti, pizzerie disco bar night, negozi per il trekking, uffici per i visti di transito ecc…Direi l’equivalente di Sapa per il Vietnam del Nord o tantissime altre che ho trovato nei vari paesi.
Il lago però è davvero carino
La stradine che porta al punto d’imbarco per le varie gite in barca ha su un lato tutta una fila di ristorantini a prezzi decisamente accessibili…per me ovviamente, credo di non essere andato oltre i 3 €
Questi , credo, siano fegatini di pollo,
E questi ?
Ho dato corda al più piccolo dei figli dei proprietari, mentre aspettavo e non me lo sono più scrollato di dosso per tutta la cena
Parliamo un sacco, lui in nepalese e io in italiano. Poi scopro che pur avendo solo 3 anni , legge perfettamente le varie lettere dell’alfabeto: notevole.
Devo aggiungere due parole sull’ostello. Non è che i servizi igenici fossero tenuti in maniera impeccabile, non era previsto l’uso della cucina, ma la common zone, quella dove ci si siede per un caffè assieme agli altri ospiti era perfetta dal punto di vista dell’atmosfera. Chiunque si sedesse veniva salutato, tutti si presentavano, anche gli ospiti più anziani.
Due hanno iniziato a giocare a scacchi ed ho incontrato anche due ragazzi italiani , Mirko e Giacomo. Giacomo lavora, mentre Mirko, che parla e scrive persiano, aveva preso un periodo di stacco dall’università di Roma dove è traduttore / ricercatore ( se ho capito bene). Vanno a zonzo da oltre 3 mesi per l’Asia. I due giocatori di scacchi sono un ragazzo tedesco (credo) ed uno inglese, che scopro essere uno scrittore di fantascienza in cerca di ispirazione: si chiama Edmund William Clive
https://www.facebook.com/yamthapa.yamthapa.3
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Re: JUMP TO... NEPAL 2022: "Vai avanti"
08/10/22 – Sabato
Inizio il trasferimento verso il parco naturale di Bardia, che ho letto essere molto meno congestionato di Chitwan. Inoltre questo mi permetterà di dare un’occhiata alla parte ovest del Nepal.
Vi ho detto della bella atmosfera che c’era nella zona comune dell’ostello. Ovviamente essendo mattina presto, a parte qualche anziano ospite e il personale, tutti dormono di brutto: del resto ieri sera era venerdì.
Ahh già , oltre agli scacchi si è giocato a carte ieri sera
La zona con le camere
L’entrata
Del resto lo so che il monsone è in ritardo
Verso le 14,00 mi fermo per il pranzo, ristorante con vista fiume…e tanto di QR code
Esce il sole e arrivano i rallentamenti
Qui sosta tè: non è poi facilissimo trovare il caffè
Viene buio ed arrivo a Gorusinge: non vedo delle guest house e quindi mi fermo da un’hotel. Come in parecchie città del Nepal, la strada è asfaltata fino all’inizio della città, poi nella parte centrale dell’abitato è piena di buche. L’albergo fa parte di una catena, ne incontrerò altri lungo il mio tragitto.hanno una camera e mi chiedono 2000 rupie a notte =14,39 €. Troppo, faccio per girarmi e subito la persona della reception mi dice che hanno una camera a 1500 rupie (10,79 €), ma senza aria condizionata. Perfetta, tanto io non la uso mai.
Questo dovrebbe essere uno dei 2 hotel di categoria superiore dove ho dormito durante la vacanza
Inizio il trasferimento verso il parco naturale di Bardia, che ho letto essere molto meno congestionato di Chitwan. Inoltre questo mi permetterà di dare un’occhiata alla parte ovest del Nepal.
Vi ho detto della bella atmosfera che c’era nella zona comune dell’ostello. Ovviamente essendo mattina presto, a parte qualche anziano ospite e il personale, tutti dormono di brutto: del resto ieri sera era venerdì.
Ahh già , oltre agli scacchi si è giocato a carte ieri sera
La zona con le camere
L’entrata
Del resto lo so che il monsone è in ritardo
Verso le 14,00 mi fermo per il pranzo, ristorante con vista fiume…e tanto di QR code
Esce il sole e arrivano i rallentamenti
Qui sosta tè: non è poi facilissimo trovare il caffè
Viene buio ed arrivo a Gorusinge: non vedo delle guest house e quindi mi fermo da un’hotel. Come in parecchie città del Nepal, la strada è asfaltata fino all’inizio della città, poi nella parte centrale dell’abitato è piena di buche. L’albergo fa parte di una catena, ne incontrerò altri lungo il mio tragitto.hanno una camera e mi chiedono 2000 rupie a notte =14,39 €. Troppo, faccio per girarmi e subito la persona della reception mi dice che hanno una camera a 1500 rupie (10,79 €), ma senza aria condizionata. Perfetta, tanto io non la uso mai.
Questo dovrebbe essere uno dei 2 hotel di categoria superiore dove ho dormito durante la vacanza
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Re: JUMP TO... NEPAL 2022: "Vai avanti"
09/10/22 – Domenica
Splende il sole, niente nubi all’orizzonte: si può iniziare in maniera migliore la giornata per un motociclista ? Non essendo io un vero motociclista, ma una persona che sale su di una moto per spostarsi, sono sempre in grado di peggiorare l’inizio.
Prima delle 7 sto già fissando il bagaglio con le corde elastiche: tira e tira, riesco a rovesciare la moto, che cade su un’auto parcheggiata…e scatta l’allarme dell’auto. Tiro su in fretta il mezzo (i vantaggi della moto leggera) , l’allontano un poco e aspetto che il proprietario si affacci. Poco dopo da uno dei balconi si sporge un signore in canottiera. Gli dico che ho urtato io l’auto, e lui torna a dormire.
Foto ricordo col ragazzo dell’hotel: ieri sera mi aveva poi detto che in realtà la camera dove ho dormito viene affittata a 1200 rupie. Me lo immaginavo ed infatti ieri sera ho poi preso l’adattatore per la corrente della camera. Direi che io e la catena del Pauwa siamo pari.
La strada è pianeggiante e asfaltata. Le buche ricominciano non appena si inizia ad andare in salita ed è scomparso il sole…avevo notato un gatto nero che al mio passaggio si era toccato i maroni, ma non gli avevo poi dato troppa importanza.
L’autista sta ancora ringraziando il cielo: l’albero era caduto colpendo in pieno il vetro e sbriciolandolo completamente. Lui illeso, stava aspettando il carro attrezzi: in moto probabilmente sarebbe andata peggio.
Sosta pranzo/snack
Questo dolce dovrebbe essere il Sei Roti
Visto ? Il Pauwa è una catena alberghiera
Anche questo non scherza
Mi fermo per chiedere indicazioni, ma il signore non è convinto di come ho fissato lo zaino e lo mette in orizzontale rispetto al telaio della moto. Se non lo sa lui che è nato qui come si fissano i bagagli
Avete notato la struttura con la scritta welcome dietro alla moto ? Sono le locali fermate dei pulman, utilissime in caso di maltempo
Infatti poco dopo mezzogiorno inizia un diluvio e le soste si susseguiranno una dopo l’altra
https://www.youtube.com/watch?v=9E-OgBHVbnU
A pochi passi ho sgranocchiato un altro Roti in un negozietto
Inizio ad addentrarmi nella pericolosa e selvaggia zona della riserva di Bardia..anzi diciamo che sto costeggiando il versante a sud
Non mi faccio intimidire dalla presenza del pericoloso felino e decido comunque di scattare una foto
Quando si fermano i biker locali è meglio imitarli. Mi era capitato anche in Nicaragua, nel 2013. Erano volati alcuni rami in strada ed avevo notato una fermata dei pulman piena di biker locali che aspettavano: mi ero unito a loro nella sosta.
Non ho tenuto delle gran velocità di crociera, ma fatto il pieno e guardato il parziale dei km percorsi mi stupisco non poco: 53 km/litro
Io ho prenotato una camera al Bardia Eco Friendly Homestay =1.600 rupie a notte con la cena ( 11,5 €).
Si trova nella piccola città (paesino) di Thakudwara: qui è pieno di sistemazioni che vanno dai lodge di lusso a quelli più economici. In zona c’è l’ingresso alla riserva di Bardia.
A un certo punto della H01 bisogna svoltare per raggiungere Thakudwara: sono quasi le 4 del pomeriggio e dopo 8 ore di pioggia anche la mia giacca antipioggia nuova della Decathlon si è arresa. Inizio a seguire il percorso di Google Maps
Poi mi ritrovo in piena foresta
Dei ragazzini in bicicletta mi fanno cenno di non proseguire gridando “water water”. Dopo poco arrivo infatti ad un guado di fiume…senza ponti o altro. Riattraverso il tratto di frontiera e torno al paese. Non è che la gente riesca a darmi delle indicazioni troppo precise. Alla fine seguo il percorso più lungo e riesco ad arrivare a Thakudwara, ma poi non c’è verso di trovare il lodge. Dopo qualche avanti e indietro telefono: mi viene a prendere il proprietario in scooter. Quando arrivo, capisco che la posizione di Google Maps non corrisponde a quella del lodge. Pazienza, il poso è davvero piacevole. Dopo una doccia mi preparano la cena: mangio con la famiglia che gestisce il posto, del resto sono l’unico ospite. Il maltempo ha fatto saltare tutte le prenotazioni.
Mannaggia, anche la borsa taroccata della North Face ha ceduto. Un poco d’acqua è passata e quindi devo in pratica asciugare tutto.
Mi prestano un phon
Sono però fortunato. Stasera partita NFL: i miei Giants, sfavoriti, sfidano i Packers. A sorpresa vinciamo e durante le 3 ore e mezza dell’incontro riesco ad asciugare tutto.
https://www.youtube.com/watch?v=TV_ZsBG4_z8
Splende il sole, niente nubi all’orizzonte: si può iniziare in maniera migliore la giornata per un motociclista ? Non essendo io un vero motociclista, ma una persona che sale su di una moto per spostarsi, sono sempre in grado di peggiorare l’inizio.
Prima delle 7 sto già fissando il bagaglio con le corde elastiche: tira e tira, riesco a rovesciare la moto, che cade su un’auto parcheggiata…e scatta l’allarme dell’auto. Tiro su in fretta il mezzo (i vantaggi della moto leggera) , l’allontano un poco e aspetto che il proprietario si affacci. Poco dopo da uno dei balconi si sporge un signore in canottiera. Gli dico che ho urtato io l’auto, e lui torna a dormire.
Foto ricordo col ragazzo dell’hotel: ieri sera mi aveva poi detto che in realtà la camera dove ho dormito viene affittata a 1200 rupie. Me lo immaginavo ed infatti ieri sera ho poi preso l’adattatore per la corrente della camera. Direi che io e la catena del Pauwa siamo pari.
La strada è pianeggiante e asfaltata. Le buche ricominciano non appena si inizia ad andare in salita ed è scomparso il sole…avevo notato un gatto nero che al mio passaggio si era toccato i maroni, ma non gli avevo poi dato troppa importanza.
L’autista sta ancora ringraziando il cielo: l’albero era caduto colpendo in pieno il vetro e sbriciolandolo completamente. Lui illeso, stava aspettando il carro attrezzi: in moto probabilmente sarebbe andata peggio.
Sosta pranzo/snack
Questo dolce dovrebbe essere il Sei Roti
Visto ? Il Pauwa è una catena alberghiera
Anche questo non scherza
Mi fermo per chiedere indicazioni, ma il signore non è convinto di come ho fissato lo zaino e lo mette in orizzontale rispetto al telaio della moto. Se non lo sa lui che è nato qui come si fissano i bagagli
Avete notato la struttura con la scritta welcome dietro alla moto ? Sono le locali fermate dei pulman, utilissime in caso di maltempo
Infatti poco dopo mezzogiorno inizia un diluvio e le soste si susseguiranno una dopo l’altra
https://www.youtube.com/watch?v=9E-OgBHVbnU
A pochi passi ho sgranocchiato un altro Roti in un negozietto
Inizio ad addentrarmi nella pericolosa e selvaggia zona della riserva di Bardia..anzi diciamo che sto costeggiando il versante a sud
Non mi faccio intimidire dalla presenza del pericoloso felino e decido comunque di scattare una foto
Quando si fermano i biker locali è meglio imitarli. Mi era capitato anche in Nicaragua, nel 2013. Erano volati alcuni rami in strada ed avevo notato una fermata dei pulman piena di biker locali che aspettavano: mi ero unito a loro nella sosta.
Non ho tenuto delle gran velocità di crociera, ma fatto il pieno e guardato il parziale dei km percorsi mi stupisco non poco: 53 km/litro
Io ho prenotato una camera al Bardia Eco Friendly Homestay =1.600 rupie a notte con la cena ( 11,5 €).
Si trova nella piccola città (paesino) di Thakudwara: qui è pieno di sistemazioni che vanno dai lodge di lusso a quelli più economici. In zona c’è l’ingresso alla riserva di Bardia.
A un certo punto della H01 bisogna svoltare per raggiungere Thakudwara: sono quasi le 4 del pomeriggio e dopo 8 ore di pioggia anche la mia giacca antipioggia nuova della Decathlon si è arresa. Inizio a seguire il percorso di Google Maps
Poi mi ritrovo in piena foresta
Dei ragazzini in bicicletta mi fanno cenno di non proseguire gridando “water water”. Dopo poco arrivo infatti ad un guado di fiume…senza ponti o altro. Riattraverso il tratto di frontiera e torno al paese. Non è che la gente riesca a darmi delle indicazioni troppo precise. Alla fine seguo il percorso più lungo e riesco ad arrivare a Thakudwara, ma poi non c’è verso di trovare il lodge. Dopo qualche avanti e indietro telefono: mi viene a prendere il proprietario in scooter. Quando arrivo, capisco che la posizione di Google Maps non corrisponde a quella del lodge. Pazienza, il poso è davvero piacevole. Dopo una doccia mi preparano la cena: mangio con la famiglia che gestisce il posto, del resto sono l’unico ospite. Il maltempo ha fatto saltare tutte le prenotazioni.
Mannaggia, anche la borsa taroccata della North Face ha ceduto. Un poco d’acqua è passata e quindi devo in pratica asciugare tutto.
Mi prestano un phon
Sono però fortunato. Stasera partita NFL: i miei Giants, sfavoriti, sfidano i Packers. A sorpresa vinciamo e durante le 3 ore e mezza dell’incontro riesco ad asciugare tutto.
https://www.youtube.com/watch?v=TV_ZsBG4_z8
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Re: JUMP TO... NEPAL 2022: "Vai avanti"
Dajie!!!
L'uomo è l'unico animale a non aver ancora capito che la vita è fatta per godersela.
http://www.motovagando.it
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Re: JUMP TO... NEPAL 2022: "Vai avanti"
10/10/22 – Lunedì
Le piogge hanno reso completamente inagibili i percorsi nella riserva di Bardia, sia a piedi che in jeep. Io comunque ho deciso che farò il walking jungle tour. Una passeggiata di mezza giornata accompagnato da una guida. Il figlio del proprietario mi dice che sicuramente domani non sarà possibile. I ranger del parco sono adesso impegnati a recuperare una jeep impantanata e l’ufficio all’ingresso non rilascia permessi. Bisognerà tentare mercoledì. Devo quindi improvvisare: che altro posso fare se non andare avanti ?
Seguendo la H01, posso attraversare la riserva di Bardia e poi proseguire ad ovest, trovare da dormire e rientrare seguendo le strade secondarie che costeggiano il confine con l’India.
Tornerò al lodge martedì sera, per il walking jungle di mecoledì. Non ho fretta: la strada per il Mustang è ancora bloccata, anche se i lavori di ripristino proseguono.
La principale (ed unica) rotatoria di Thakudwara
Qui, al mattino, prima di partire, avevo trovato dei sacchi di plastica: ho avvolto i vestiti dentro la borsa ed anche la borsa, non si sa mai.
Finalmente vedo i pesci che vengono catturati con queste particolari reti
Arrivo all’ingresso del tratto di strada che passa proprio in mezzo alla riserva. Per poterlo percorrere in moto, bisogna che si formi un gruppo di almeno 4 moto: poi un mezzo precede il gruppo. Non si aspetta mai molto
Guidando ed usando il telefonino ho fatto del mio meglio
https://www.youtube.com/watch?v=lRIxbCkn8HY
Usciti dalla riserva si arriva al Karnali Bridge, un ponte sospeso a torre singola: nel suo genere è il secondo più lungo del Nepal. In alcuni orari è letteralmente invaso dai turisti nepalesi per un selfie memorabile
Al lodge mi hanno dato delle indicazioni per un piccolo villaggio lì vicino, ma preferisco proseguire :magari ci andrò domani al rientro.
Ora di pranzo
Ottimi i gamberi di fiume
Sosta dal meccanico per far controllare freni e oliare la catena
La pioggia mi mancava
Trovo un riparo temporaneo, non intendo inzupparmi come ieri: sono sotto alla tettoia di un negozio chiuso (i festival imperversano), alcune mucche pascolano
Marito e moglie, i proprietari delle mucche
Spiove e mi rimetto in movimento
Per la prima volta vedo questo gioco. Una specie di biliardo di legno, con del borotalco per far scivolare le pedine da dama: con le proprie (bianche o nere9 bisogna colpire quelle dell’avversario, facendole andare in buca.
https://www.youtube.com/watch?v=gXGMVHRMP7Y
Arrivo davvero col buio ad Attarya: un tassista mi indica un’hotel economico, il Namastè. Mi dice di proseguire fino al secondo incrocio e poi vedo l’insegna. Dopo dieci minuti di avanti e indietro penso di aver incontrato il mattacchione del paese, poi finalmente vedo l’insegna
Non era semplice. Prendo la camera, mi lavo in un lampo ed esco per la cena
Sono quasi le 19,00 e quasi tutti i ristoranti hanno chiuso. Poi lungo la strada buia vedo un posticino aperto. Entro e mi siedo al tavolo. La famiglia che manda avanti il posto è davvero meravigliata che un non nepalese si sia fermato: ovviamente piatto unico, il dal bat
Mi hanno chiesto di fare una foto con loro. Prima i loro cellulari poi io con l’autoscatto
Torno in albergo, quasi tutto chiuso. Poca gente tante mucche
Le piogge hanno reso completamente inagibili i percorsi nella riserva di Bardia, sia a piedi che in jeep. Io comunque ho deciso che farò il walking jungle tour. Una passeggiata di mezza giornata accompagnato da una guida. Il figlio del proprietario mi dice che sicuramente domani non sarà possibile. I ranger del parco sono adesso impegnati a recuperare una jeep impantanata e l’ufficio all’ingresso non rilascia permessi. Bisognerà tentare mercoledì. Devo quindi improvvisare: che altro posso fare se non andare avanti ?
Seguendo la H01, posso attraversare la riserva di Bardia e poi proseguire ad ovest, trovare da dormire e rientrare seguendo le strade secondarie che costeggiano il confine con l’India.
Tornerò al lodge martedì sera, per il walking jungle di mecoledì. Non ho fretta: la strada per il Mustang è ancora bloccata, anche se i lavori di ripristino proseguono.
La principale (ed unica) rotatoria di Thakudwara
Qui, al mattino, prima di partire, avevo trovato dei sacchi di plastica: ho avvolto i vestiti dentro la borsa ed anche la borsa, non si sa mai.
Finalmente vedo i pesci che vengono catturati con queste particolari reti
Arrivo all’ingresso del tratto di strada che passa proprio in mezzo alla riserva. Per poterlo percorrere in moto, bisogna che si formi un gruppo di almeno 4 moto: poi un mezzo precede il gruppo. Non si aspetta mai molto
Guidando ed usando il telefonino ho fatto del mio meglio
https://www.youtube.com/watch?v=lRIxbCkn8HY
Usciti dalla riserva si arriva al Karnali Bridge, un ponte sospeso a torre singola: nel suo genere è il secondo più lungo del Nepal. In alcuni orari è letteralmente invaso dai turisti nepalesi per un selfie memorabile
Al lodge mi hanno dato delle indicazioni per un piccolo villaggio lì vicino, ma preferisco proseguire :magari ci andrò domani al rientro.
Ora di pranzo
Ottimi i gamberi di fiume
Sosta dal meccanico per far controllare freni e oliare la catena
La pioggia mi mancava
Trovo un riparo temporaneo, non intendo inzupparmi come ieri: sono sotto alla tettoia di un negozio chiuso (i festival imperversano), alcune mucche pascolano
Marito e moglie, i proprietari delle mucche
Spiove e mi rimetto in movimento
Per la prima volta vedo questo gioco. Una specie di biliardo di legno, con del borotalco per far scivolare le pedine da dama: con le proprie (bianche o nere9 bisogna colpire quelle dell’avversario, facendole andare in buca.
https://www.youtube.com/watch?v=gXGMVHRMP7Y
Arrivo davvero col buio ad Attarya: un tassista mi indica un’hotel economico, il Namastè. Mi dice di proseguire fino al secondo incrocio e poi vedo l’insegna. Dopo dieci minuti di avanti e indietro penso di aver incontrato il mattacchione del paese, poi finalmente vedo l’insegna
Non era semplice. Prendo la camera, mi lavo in un lampo ed esco per la cena
Sono quasi le 19,00 e quasi tutti i ristoranti hanno chiuso. Poi lungo la strada buia vedo un posticino aperto. Entro e mi siedo al tavolo. La famiglia che manda avanti il posto è davvero meravigliata che un non nepalese si sia fermato: ovviamente piatto unico, il dal bat
Mi hanno chiesto di fare una foto con loro. Prima i loro cellulari poi io con l’autoscatto
Torno in albergo, quasi tutto chiuso. Poca gente tante mucche
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Re: JUMP TO... NEPAL 2022: "Vai avanti"
11/10/22 – Martedì
Seguo il piano di rientrare a Bardia seguendo il percorso a sud, che costeggia il confine indiano.La mia guida ed internet non segnalano nulla lungo queste strade. Perfetto, significa che ci sono un sacco di cose da tentare di scoprire per conto proprio, vediamo cosa salta fuori.
Partenza dal Namastè hotel
Sulla strada principale ricontrollo il percorso
Come prima opzione ovviamente mi da il percorso lungo la H01 (blu). Io inserendo le città lungo il confine con l’India riesco ad arrivare fino a Ratnapur (verde), ma poi per quanti tentativi faccia ,non riesco a “chiudere” il percorso fino a Tikapur ( punti interrogativi verdi). Con lo zoom vedo però un dedalo di stradine che arrivano a Tikapur: alzo gli occhi al cielo: ci sarà un’errore di mappatura di Google Maps. Ancora una volta (ormai mi sento una specie di Don Camillo) mi arriva la loro risposta benevola
Ovvio che sono sicuro: certe zone mica sono semplici da mappare: partiamo.
Come al solito bisogna uscire dal centro abitato per trovare l’asfalto
La strada migliora in maniera evidente
Dovrebbe essere una trebbiatrice per riso
Foto che mostra una delle rarissime strade in Nepal, asfaltate, con strisce laterali e mezzeria.
In questo piccolo villaggio stanno facendo seccare le spighe sull’asfalto, come tante volte ho viato fare in Asia, es in Vietnam
Alla fine trovo qualcuno che parla in inglese. Una delle figlie sta aiutando la famiglia durante il raccolto, ma frequenta la facoltà di ingegneria civile: le raccomando, da laureata, di risolvere il problema delle strade non asfaltate nei centri cittadini.
Dopo riparto e a un certo punto, dal cellulare vedo che sono a un tiro di schioppo da Tikapur, vedo gli edifici; devo solamente trovare il ponte per attraversare questo piccolo fiume…già, però di ponti nessuna traccia. Chiedo, ma nisba.
Ecco perché non c’era modo di calcolare il percorso. Ok niente ponte, ma in una qualche maniera sarà possibile attraversare questo benedetto fiume: infatti poco lontano è attivo il servizio ufficiale di traghetto per persone, bici e moto leggere: tariffa 0,35 € per una persona con moto
Lascio fare a loro il carico del mezzo
E siamo dall’altra parte
https://www.youtube.com/watch?v=qC-u9Ls4p_Q
meno di 2 km da Tikapur, ma che fanghiglia
Porco mondo che strade
Via come un fulmine
Ecco volevo ben dire qui posso solamente lavare un poco la moto dal fango: devo tornare indietro e compier un giro un poco più largo
Ormai è anche ora della pappa, dato che sono tornato dal ponte sospeso di Chispani, quello che attraversa il Karnali Bridge
Prima di riattraversare ponte e riserva, faccio qualche chillometro lungo la strada che costeggia il fiume
C’è anche un parco giochi, una specie di Acquafan
Qui ho aiutato l’autista a riempire un poco la buca, tanto dovevo passare anch’io. Dopo di me si sono mossi anche altri motociclisti che stavano aspettando
Tardo pomeriggio. In pratica il ponte è inibito al traffico per via della folla che scatta selfie in continuazione
Arrivo di nuovo all’Eco Friendly Lodge, cena ottima notizie pessime: sta continuando il recupero di veicoli rimasti impantanati ieri e oggi. Anche domani niente. Dovrò tentare il 13: però le previsioni danno ancora bel tempo.
Seguo il piano di rientrare a Bardia seguendo il percorso a sud, che costeggia il confine indiano.La mia guida ed internet non segnalano nulla lungo queste strade. Perfetto, significa che ci sono un sacco di cose da tentare di scoprire per conto proprio, vediamo cosa salta fuori.
Partenza dal Namastè hotel
Sulla strada principale ricontrollo il percorso
Come prima opzione ovviamente mi da il percorso lungo la H01 (blu). Io inserendo le città lungo il confine con l’India riesco ad arrivare fino a Ratnapur (verde), ma poi per quanti tentativi faccia ,non riesco a “chiudere” il percorso fino a Tikapur ( punti interrogativi verdi). Con lo zoom vedo però un dedalo di stradine che arrivano a Tikapur: alzo gli occhi al cielo: ci sarà un’errore di mappatura di Google Maps. Ancora una volta (ormai mi sento una specie di Don Camillo) mi arriva la loro risposta benevola
Ovvio che sono sicuro: certe zone mica sono semplici da mappare: partiamo.
Come al solito bisogna uscire dal centro abitato per trovare l’asfalto
La strada migliora in maniera evidente
Dovrebbe essere una trebbiatrice per riso
Foto che mostra una delle rarissime strade in Nepal, asfaltate, con strisce laterali e mezzeria.
In questo piccolo villaggio stanno facendo seccare le spighe sull’asfalto, come tante volte ho viato fare in Asia, es in Vietnam
Alla fine trovo qualcuno che parla in inglese. Una delle figlie sta aiutando la famiglia durante il raccolto, ma frequenta la facoltà di ingegneria civile: le raccomando, da laureata, di risolvere il problema delle strade non asfaltate nei centri cittadini.
Dopo riparto e a un certo punto, dal cellulare vedo che sono a un tiro di schioppo da Tikapur, vedo gli edifici; devo solamente trovare il ponte per attraversare questo piccolo fiume…già, però di ponti nessuna traccia. Chiedo, ma nisba.
Ecco perché non c’era modo di calcolare il percorso. Ok niente ponte, ma in una qualche maniera sarà possibile attraversare questo benedetto fiume: infatti poco lontano è attivo il servizio ufficiale di traghetto per persone, bici e moto leggere: tariffa 0,35 € per una persona con moto
Lascio fare a loro il carico del mezzo
E siamo dall’altra parte
https://www.youtube.com/watch?v=qC-u9Ls4p_Q
meno di 2 km da Tikapur, ma che fanghiglia
Porco mondo che strade
Via come un fulmine
Ecco volevo ben dire qui posso solamente lavare un poco la moto dal fango: devo tornare indietro e compier un giro un poco più largo
Ormai è anche ora della pappa, dato che sono tornato dal ponte sospeso di Chispani, quello che attraversa il Karnali Bridge
Prima di riattraversare ponte e riserva, faccio qualche chillometro lungo la strada che costeggia il fiume
C’è anche un parco giochi, una specie di Acquafan
Qui ho aiutato l’autista a riempire un poco la buca, tanto dovevo passare anch’io. Dopo di me si sono mossi anche altri motociclisti che stavano aspettando
Tardo pomeriggio. In pratica il ponte è inibito al traffico per via della folla che scatta selfie in continuazione
Arrivo di nuovo all’Eco Friendly Lodge, cena ottima notizie pessime: sta continuando il recupero di veicoli rimasti impantanati ieri e oggi. Anche domani niente. Dovrò tentare il 13: però le previsioni danno ancora bel tempo.
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Re: JUMP TO... NEPAL 2022: "Vai avanti"
12/10/22 – Mercoledì
Dopo colazione Shardul, il figlio del proprietario, mi comunica che per domattina sarà possibile ottenere i permessi per il walking jungle: il bel tempo sta continuando ad asciugare in parte i vari percorsi della riserva e verrà anche riaperto l’ingresso alle jeep.
Mi aspetta un altro giorno di attesa: posso andarmene a zonzo in moto, senza la bardatura antipioggia.
Vediamo dove mi porta il caso, seguendo delle stradine secondarie…quando si ha tempo è sempre una delle migliori pianificazioni possibili.
Prendo la direzione a sud di Thakudwara, che porta verso il confine con l’India: poi devo aver raggiunto il paesino di Gularia(credo ) ed essere tornato indietro.. Dovevo poi rientrare per le 15,00, perché saremmo andati a vedere il riparo notturno dove dormono gli elefanti del parco, addestrati secondo il programma della WEPA (Working Elephant Programme of Asia).
Rattoppato, ma si passa
Riecco il gioco delle pedine. Sarebbe un souvenir perfetto, ma è troppo ingombrante
Moriva dalla voglia di salire in moto
A pranzo ho l’occasione di assistere alla preparazione di un dolce tipico: il sonpapdi: una specie di sfogliatella napoletana. Buonissima.
https://www.youtube.com/watch?v=gZ-ML3-G9yg
un altro ponte rabberciato alla meglio
Sosta pisolino
Grandi lavori nelle strade della città: incredibile
Come si sarebbero comportati loro di fronte ad un’ostacolo ?
Lo avrebbero superato senza pensarci
Io ecco ci ho pensato un’attimo, poi sono tornato indietro
Lavori stradali
Preparativi per un festival hindu
https://www.youtube.com/watch?v=LDXOCaO7eH8
Rientro al lodge e assieme ad un altro ospite Jasmine una ventunenne danese, Shardul ci accompagna a vedere gli elefanti.
Sono di proprietà del governo e dopo una giornata di lavoro rientrano. I cartelli indicano nome ed età degli elefanti. JUasmine dice che non può credere che un’elefante sia così vecchio. Nato nel 1964…sto per buttarmi sotto le zampe dell’animale: io sono del 1962.
Il controllo della popolazione delle tigri viene effettuato mediante l’uso di 500 telecamere: gli animali si distinguono dalle striature del manto: non esistono 2 tigri con lo stesso manto. Una specie di impronta digitale.
Rientriamo: domattina sveglia alle 6.00
Dopo colazione Shardul, il figlio del proprietario, mi comunica che per domattina sarà possibile ottenere i permessi per il walking jungle: il bel tempo sta continuando ad asciugare in parte i vari percorsi della riserva e verrà anche riaperto l’ingresso alle jeep.
Mi aspetta un altro giorno di attesa: posso andarmene a zonzo in moto, senza la bardatura antipioggia.
Vediamo dove mi porta il caso, seguendo delle stradine secondarie…quando si ha tempo è sempre una delle migliori pianificazioni possibili.
Prendo la direzione a sud di Thakudwara, che porta verso il confine con l’India: poi devo aver raggiunto il paesino di Gularia(credo ) ed essere tornato indietro.. Dovevo poi rientrare per le 15,00, perché saremmo andati a vedere il riparo notturno dove dormono gli elefanti del parco, addestrati secondo il programma della WEPA (Working Elephant Programme of Asia).
Rattoppato, ma si passa
Riecco il gioco delle pedine. Sarebbe un souvenir perfetto, ma è troppo ingombrante
Moriva dalla voglia di salire in moto
A pranzo ho l’occasione di assistere alla preparazione di un dolce tipico: il sonpapdi: una specie di sfogliatella napoletana. Buonissima.
https://www.youtube.com/watch?v=gZ-ML3-G9yg
un altro ponte rabberciato alla meglio
Sosta pisolino
Grandi lavori nelle strade della città: incredibile
Come si sarebbero comportati loro di fronte ad un’ostacolo ?
Lo avrebbero superato senza pensarci
Io ecco ci ho pensato un’attimo, poi sono tornato indietro
Lavori stradali
Preparativi per un festival hindu
https://www.youtube.com/watch?v=LDXOCaO7eH8
Rientro al lodge e assieme ad un altro ospite Jasmine una ventunenne danese, Shardul ci accompagna a vedere gli elefanti.
Sono di proprietà del governo e dopo una giornata di lavoro rientrano. I cartelli indicano nome ed età degli elefanti. JUasmine dice che non può credere che un’elefante sia così vecchio. Nato nel 1964…sto per buttarmi sotto le zampe dell’animale: io sono del 1962.
Il controllo della popolazione delle tigri viene effettuato mediante l’uso di 500 telecamere: gli animali si distinguono dalle striature del manto: non esistono 2 tigri con lo stesso manto. Una specie di impronta digitale.
Rientriamo: domattina sveglia alle 6.00
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Re: JUMP TO... NEPAL 2022: "Vai avanti"
13/10/22 – Giovedì
Finalmente si va dentro la riserva di Bardia: puntuale la colazione alle 6.00
Trasferimento in tuk tuk
Colpo di fortuna la prima tigre
Questo gruppo farà sicuramente molta meno fatica di noi
Ho avuto l’ottima ide adi tirarmi dietro gli stivali di gomma e la pessima di lasciarli all’ingresso: mi sembra esagerato li ho solo io
Alè già il primo avvistamento
Il primo fiume e lo abbiamo attraversato a piedi: togli tutto e metti nello zaino. L’acqua arriva fino alla cintola
La guida ci ha spiegato che in caso di avvistamento di una tigre, bisogna rimanere uniti ed arretrare lentamente, raramente attaccano..quando dice che come estrema risorsa dobbiamo colpire coi bastoni, vabbè lasciamo perdere.
Comunque il solo camminare nella jungla è stata per me un’esperienza indimenticabile
https://www.youtube.com/watch?v=y-eTy-sXt4k
La prima torre di avvistamento
Credo rinoceronte
Questa è una base usata dai ranger e dai militari dell’esercito
Tigre
Ci fermiamo per il pranzo
Dopo una mezz’oretta i coccodrilli
Jasmine con un bel colpo d’occhio vede la pelle lasciata da un serpente
Ancora tigrotti
Gli elefanti stanno rientrando dalla giornata lavorativa
Arriviamo ad un’altra torre di avvistamento, questa è in cemento. L’avvistamento degli animali è una questione di pazienza. La stagione delle piogge o come nel mio caso la vicinanza a questo periodo non aiuta. L’acqua abbonda ovunque e gli animali, a differenza della stagione secca, non sono costretti ad andare ad abbeverarsi al fiume.
La guida mi racconta di un turista della Nuova Zelanda che lo scorso anno gli aveva telefonato. Gli aveva detto che a 67 anni era la sua ultima possibilità di vedere la tigre, ed era la quarta volta che veniva in Nepal. Erano rimasti per 5 ore sulla torre e finalmente per pochi minuti avevano visto una tigre che era venuta ad abbeverarsi alla riva del fiume.
Ci incamminiamo per il rientro
All’ingresso c’è un rinoceronte custodito in un recinto. L’animale è cieco e i ranger sono riusciti a rinchiuderlo: rimetterlo in libertà sarebbe come condannarlo a morte sicura
https://www.youtube.com/watch?v=bjlwpehPYmM
rientriamo in moto
Ceno con Jasmine
Studia medicina, ma ha deciso di prendersi una “vacanza” di 6/8 mesi a zonzo per il mondo: ehh già in tanti altri paesi non aspettano di andare in pensione per girare il mondo…oltre a tutto da soli, mamma mia che coraggio. Del resto, se cercate su facebook, in Italia esiste un gruppo “Viaggiare da Soli”, pieno di suggerimenti e consigli per affrontare quaesta immane prova, che ti mette a confronto con te stesso.
Finalmente si va dentro la riserva di Bardia: puntuale la colazione alle 6.00
Trasferimento in tuk tuk
Colpo di fortuna la prima tigre
Questo gruppo farà sicuramente molta meno fatica di noi
Ho avuto l’ottima ide adi tirarmi dietro gli stivali di gomma e la pessima di lasciarli all’ingresso: mi sembra esagerato li ho solo io
Alè già il primo avvistamento
Il primo fiume e lo abbiamo attraversato a piedi: togli tutto e metti nello zaino. L’acqua arriva fino alla cintola
La guida ci ha spiegato che in caso di avvistamento di una tigre, bisogna rimanere uniti ed arretrare lentamente, raramente attaccano..quando dice che come estrema risorsa dobbiamo colpire coi bastoni, vabbè lasciamo perdere.
Comunque il solo camminare nella jungla è stata per me un’esperienza indimenticabile
https://www.youtube.com/watch?v=y-eTy-sXt4k
La prima torre di avvistamento
Credo rinoceronte
Questa è una base usata dai ranger e dai militari dell’esercito
Tigre
Ci fermiamo per il pranzo
Dopo una mezz’oretta i coccodrilli
Jasmine con un bel colpo d’occhio vede la pelle lasciata da un serpente
Ancora tigrotti
Gli elefanti stanno rientrando dalla giornata lavorativa
Arriviamo ad un’altra torre di avvistamento, questa è in cemento. L’avvistamento degli animali è una questione di pazienza. La stagione delle piogge o come nel mio caso la vicinanza a questo periodo non aiuta. L’acqua abbonda ovunque e gli animali, a differenza della stagione secca, non sono costretti ad andare ad abbeverarsi al fiume.
La guida mi racconta di un turista della Nuova Zelanda che lo scorso anno gli aveva telefonato. Gli aveva detto che a 67 anni era la sua ultima possibilità di vedere la tigre, ed era la quarta volta che veniva in Nepal. Erano rimasti per 5 ore sulla torre e finalmente per pochi minuti avevano visto una tigre che era venuta ad abbeverarsi alla riva del fiume.
Ci incamminiamo per il rientro
All’ingresso c’è un rinoceronte custodito in un recinto. L’animale è cieco e i ranger sono riusciti a rinchiuderlo: rimetterlo in libertà sarebbe come condannarlo a morte sicura
https://www.youtube.com/watch?v=bjlwpehPYmM
rientriamo in moto
Ceno con Jasmine
Studia medicina, ma ha deciso di prendersi una “vacanza” di 6/8 mesi a zonzo per il mondo: ehh già in tanti altri paesi non aspettano di andare in pensione per girare il mondo…oltre a tutto da soli, mamma mia che coraggio. Del resto, se cercate su facebook, in Italia esiste un gruppo “Viaggiare da Soli”, pieno di suggerimenti e consigli per affrontare quaesta immane prova, che ti mette a confronto con te stesso.
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- Che moto hai?: Suzuki DR 350
Re: JUMP TO... NEPAL 2022: "Vai avanti"
15/10/22 – Venerdì
Stamattina lascio Bardia ed inizio a dirigermi verso Baglung, da cui parte la strada per Jomson e Muktinat nella regione del Mustang. La strada è stata finalmente riaperta. Però invece di fare il percorso d’andata decido di attraversare il Nepal dalla regione n°5, il Gandaki e Bagmati. Dopo Pyutan sono tutte stradine senza nome…già, quelle lungo le quali talvolta pensi che Google Maps si sbagli. Sono comunque 460 km e quindi mi ci vorranno come minimo 2 giorni… Alla fine , dopo alcuni errori di percorrenza, ne percorrerò 495, come potete vedere dal grafico: tenete anche conto che il paese in cui ho dormito durante questi 2 giorni è Machhi. Per trovarlo su Google Maps ho dovuto digitare il nome dell’hotel Jaljala Hotel and Lodge + Machhi
Prima alcuni scatti del lodge: Eco Lodge nel vero senso della parola. Pannelli solari, purificatori per l’acqua e coltivazione biologica dei loro prodotti.
La famiglia al completo
Il papà mi segna la fronte: porta fortuna
In effetti potrebbe servirmi un pizzico di buona sorte
Questa è l’entrata che dalla H01 porta a Takhudwara
Non sono riuscito a capire il motivo di questa riunione di donne
Incontro gli addetti alla manutenzione stradale
Li vedete quei contenitori metallici pieni di cemento con cui stanno costruendo il bordo stradale ? Vengono riempiti e poi le donne, caricandoli sulla testa li portano agli stradini. Il capo cantiere mi spiega che tutti sono impiegati del governo e lavorano 6 giorni la settimana per 8 ore.
Ora sento di dover esprimere una mia opinione personale su certi discorsi che ho sentito e risentito sul Nepal, il Laos ed altre parti dell’Asia. Premetto, hce, come disse una volta un generale dell’esercito degli Stati Uniti “ Le opinioni sono come il buco del culo: ognuno ha la propria”. Questa è la mia. Il ritornello “Sono un popolo povero, ma felice, col sorriso sempre sullle labbra e negli occhi”. Che alla sera, dopo aver portato avanti e indietro sulla testa contenitori di cemento per 8 ore, aver preparato da mangiare, controllato i bambini, queste donne nepalesi sorridano durante la cena ci può stare. Che scherzino assieme a tutta la famiglia, va bene. Però non penso proprio che siano “felici” di quel tipo di vita. Non che il marito, che magari ha spinto l’aratro trainato dal bue, dal sorgere del sole al suo tramontare, sia in uno stato d’animo diverso. Poi forse alcuni decenni fa erano magari all’oscuro della vita negli altri paesi. Adesso, però, anche negli sperduti paesini delle zone più remote, le case hanno il tetto di lamiera, ma si possono vedere le parabole delle antenne. Credo siano perfettamente a conoscenza di non essere in condizioni di vita agiate. Del resto, se ci pensate, i lavoratori del Nepal, del Bangla Desh ecc.. di cui tanto si è parlato in occasione dei Mondiali del Qatar ( giusto il periodo della competizione) partono allettati da stipendi da 300$ al mese. I bambini del laos famosi per il loro gioioso “Hellò hellò” che rivolgono continuamente ai turisti che li immortalano nei loro scatti. Basterebbe rimanere (come ho fatto io in Laos) una mezz’ora vicino ad un gruppo di abitazioni. Vedreste le mamme che insegnano ai bambini di 3 anni a pronunciare “Hellò, hellò”: chiudo qui la mia opinione, accetto e rispetto quelle degli altri.
Ora di pranzo e sosto a Pyuthan
Da qui abbandono la H01
Perfetto posto per ristoro e siesta
https://www.youtube.com/watch?v=qMASE5lHAxg
Ecco, in questo paese proprio non ci saltavo fuori ed ho iniziato a chiedere la direzione per Baglung. Poi realizzerò che esistevano almeno 20 diversi percorsi per arrivare a Baglung. Non sono esattamente in grado di ricostruire il percorso esatto
Chiedere alla gente del posto, comunque, aiuta sempre
A fine pomeriggio arrivo a Machhi : non lo trovo su Google Maps, ma ci ho dormito al Jaljala Hotel and Lodge (5,56 €)
Giretto a piedi prima di cena
Poco più delle 18,30, quasi tutto chiuso, entro nel primo posto aperto che vedo aperto
Il proprietario del ristorante è quello con la maglia rossa
Rientro per la notte
Data la posizione della presa e la lunghezza dei miei cavi di alimentazione mi sono dovuto arrangiare per le ricariche
Stamattina lascio Bardia ed inizio a dirigermi verso Baglung, da cui parte la strada per Jomson e Muktinat nella regione del Mustang. La strada è stata finalmente riaperta. Però invece di fare il percorso d’andata decido di attraversare il Nepal dalla regione n°5, il Gandaki e Bagmati. Dopo Pyutan sono tutte stradine senza nome…già, quelle lungo le quali talvolta pensi che Google Maps si sbagli. Sono comunque 460 km e quindi mi ci vorranno come minimo 2 giorni… Alla fine , dopo alcuni errori di percorrenza, ne percorrerò 495, come potete vedere dal grafico: tenete anche conto che il paese in cui ho dormito durante questi 2 giorni è Machhi. Per trovarlo su Google Maps ho dovuto digitare il nome dell’hotel Jaljala Hotel and Lodge + Machhi
Prima alcuni scatti del lodge: Eco Lodge nel vero senso della parola. Pannelli solari, purificatori per l’acqua e coltivazione biologica dei loro prodotti.
La famiglia al completo
Il papà mi segna la fronte: porta fortuna
In effetti potrebbe servirmi un pizzico di buona sorte
Questa è l’entrata che dalla H01 porta a Takhudwara
Non sono riuscito a capire il motivo di questa riunione di donne
Incontro gli addetti alla manutenzione stradale
Li vedete quei contenitori metallici pieni di cemento con cui stanno costruendo il bordo stradale ? Vengono riempiti e poi le donne, caricandoli sulla testa li portano agli stradini. Il capo cantiere mi spiega che tutti sono impiegati del governo e lavorano 6 giorni la settimana per 8 ore.
Ora sento di dover esprimere una mia opinione personale su certi discorsi che ho sentito e risentito sul Nepal, il Laos ed altre parti dell’Asia. Premetto, hce, come disse una volta un generale dell’esercito degli Stati Uniti “ Le opinioni sono come il buco del culo: ognuno ha la propria”. Questa è la mia. Il ritornello “Sono un popolo povero, ma felice, col sorriso sempre sullle labbra e negli occhi”. Che alla sera, dopo aver portato avanti e indietro sulla testa contenitori di cemento per 8 ore, aver preparato da mangiare, controllato i bambini, queste donne nepalesi sorridano durante la cena ci può stare. Che scherzino assieme a tutta la famiglia, va bene. Però non penso proprio che siano “felici” di quel tipo di vita. Non che il marito, che magari ha spinto l’aratro trainato dal bue, dal sorgere del sole al suo tramontare, sia in uno stato d’animo diverso. Poi forse alcuni decenni fa erano magari all’oscuro della vita negli altri paesi. Adesso, però, anche negli sperduti paesini delle zone più remote, le case hanno il tetto di lamiera, ma si possono vedere le parabole delle antenne. Credo siano perfettamente a conoscenza di non essere in condizioni di vita agiate. Del resto, se ci pensate, i lavoratori del Nepal, del Bangla Desh ecc.. di cui tanto si è parlato in occasione dei Mondiali del Qatar ( giusto il periodo della competizione) partono allettati da stipendi da 300$ al mese. I bambini del laos famosi per il loro gioioso “Hellò hellò” che rivolgono continuamente ai turisti che li immortalano nei loro scatti. Basterebbe rimanere (come ho fatto io in Laos) una mezz’ora vicino ad un gruppo di abitazioni. Vedreste le mamme che insegnano ai bambini di 3 anni a pronunciare “Hellò, hellò”: chiudo qui la mia opinione, accetto e rispetto quelle degli altri.
Ora di pranzo e sosto a Pyuthan
Da qui abbandono la H01
Perfetto posto per ristoro e siesta
https://www.youtube.com/watch?v=qMASE5lHAxg
Ecco, in questo paese proprio non ci saltavo fuori ed ho iniziato a chiedere la direzione per Baglung. Poi realizzerò che esistevano almeno 20 diversi percorsi per arrivare a Baglung. Non sono esattamente in grado di ricostruire il percorso esatto
Chiedere alla gente del posto, comunque, aiuta sempre
A fine pomeriggio arrivo a Machhi : non lo trovo su Google Maps, ma ci ho dormito al Jaljala Hotel and Lodge (5,56 €)
Giretto a piedi prima di cena
Poco più delle 18,30, quasi tutto chiuso, entro nel primo posto aperto che vedo aperto
Il proprietario del ristorante è quello con la maglia rossa
Rientro per la notte
Data la posizione della presa e la lunghezza dei miei cavi di alimentazione mi sono dovuto arrangiare per le ricariche