La Compagnia del Porceddu
- Nonno Peppe
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Re: La Compagnia del Porceddu
Voci prive di fondamento. Fantasmi figli della vodka ...
L'uomo è l'unico animale a non aver ancora capito che la vita è fatta per godersela.
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Re: La Compagnia del Porceddu
Stew ... sai che confidiamo tutti in te per il reportino ...moroboschi ha scritto:Stew ... dico a te:stew ha scritto:
sappimeli gestire
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- stew
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Re: La Compagnia del Porceddu
Ma se per ricordarmi dove siamo passati mi servono i log del Gps! sai che report che viene fuori...
Io invece spero vivamente nella creatività di Riccardo per un bel video...
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- Nonno Peppe
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Re: La Compagnia del Porceddu
dai che ti do una mano. Tu inizia e io riempio i buchi
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Re: La Compagnia del Porceddu
Sto mettendo a posto le foto, i ricordi riaffiorano
Ma a proposito, ma tu di foto ne hai fatte?
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- Nonno Peppe
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Re: La Compagnia del Porceddu
pochissime, solo quelle che ho mandato su whatsapp
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Re: La Compagnia del Porceddu
Piccolo report, perloppiù fotografico:
Della partenza ho poche foto, colpa dell'ansia da traghetto, che mi fa arrivare al porto ben prima di questi due ceffi qui:
La notte passa velocissima, alle sei siamo già in vista del porto, e poi lo sbarco, sarà banale ma sempre emozionante:
Appena sbarcati ci rendiamo subito conto che le tracce di Nonno Peppe hanno subìto il passaggio degli anni: Dove lui ricordava un golfo, ora c'è un ponte, dove ricordava un baretto ora c'è un parco con panchine. Per non uscire dalla traccia attraversiamo entrambi. Finalmente arriva Cristiano e durante l'ennesima colazione ad Olbia, Nonno Peppe prova a mettere delle semplici regole per la sana e civile convivenza enduristica;
La regola numero uno cita: "ci si aspetta ai bivi", le altre vertono sul chi si sveglia per ultimo la mattina. A malapena seguiremo la prima.
Dopo qualche commento poco ortodosso sulle estetiche delle moto participanti, finalmente si parte. Si inizia con degli sterratoni di fondovalle dove si incrcocia anche qualche GS in vacanza:
Ma poco dopo inizia una serie di salite che ci fa tenere la media del pilota sulla sinistra....
... e che provano duramente uomini e mezzi:
Dopo due ore passate per fare sei km, Nonno Peppe, pur di non ammettere che le sue tracce non sono più affidabili, conia il motto "Non siamo qui per divertirci!". Perciò si decide unanimamente di deviare su asfalto per cercare qualcosa per pranzo.
Il pomeriggio attraversiamo il nuvolosissimo monte limbara:
Tempo di Arrivare a Berchidda, riunirci con Cristiano, e separarci nuovamente per il verdissimo passaggio fino a Buddusò:
A Buddusò cerchiamo un alloggio chiedendo nel baretto in piazza, in mezzo a gente a cavallo e ragazzini che incitano a comportamenti motociclisticamente sanzionabili. Non tovando nulla proseguiamo fino a Benetutti, all'albergo del vecchietto più coriaceo nelle trattative mai visto.
Della partenza ho poche foto, colpa dell'ansia da traghetto, che mi fa arrivare al porto ben prima di questi due ceffi qui:
La notte passa velocissima, alle sei siamo già in vista del porto, e poi lo sbarco, sarà banale ma sempre emozionante:
Appena sbarcati ci rendiamo subito conto che le tracce di Nonno Peppe hanno subìto il passaggio degli anni: Dove lui ricordava un golfo, ora c'è un ponte, dove ricordava un baretto ora c'è un parco con panchine. Per non uscire dalla traccia attraversiamo entrambi. Finalmente arriva Cristiano e durante l'ennesima colazione ad Olbia, Nonno Peppe prova a mettere delle semplici regole per la sana e civile convivenza enduristica;
La regola numero uno cita: "ci si aspetta ai bivi", le altre vertono sul chi si sveglia per ultimo la mattina. A malapena seguiremo la prima.
Dopo qualche commento poco ortodosso sulle estetiche delle moto participanti, finalmente si parte. Si inizia con degli sterratoni di fondovalle dove si incrcocia anche qualche GS in vacanza:
Ma poco dopo inizia una serie di salite che ci fa tenere la media del pilota sulla sinistra....
... e che provano duramente uomini e mezzi:
Dopo due ore passate per fare sei km, Nonno Peppe, pur di non ammettere che le sue tracce non sono più affidabili, conia il motto "Non siamo qui per divertirci!". Perciò si decide unanimamente di deviare su asfalto per cercare qualcosa per pranzo.
Il pomeriggio attraversiamo il nuvolosissimo monte limbara:
Tempo di Arrivare a Berchidda, riunirci con Cristiano, e separarci nuovamente per il verdissimo passaggio fino a Buddusò:
A Buddusò cerchiamo un alloggio chiedendo nel baretto in piazza, in mezzo a gente a cavallo e ragazzini che incitano a comportamenti motociclisticamente sanzionabili. Non tovando nulla proseguiamo fino a Benetutti, all'albergo del vecchietto più coriaceo nelle trattative mai visto.
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Re: La Compagnia del Porceddu
Il secondo giorno è semplice da raccontare, in pratica lo passiamo tutto all'interno della foresta di Burgos.
Arrivati a Bono, lascio gli altri per andare a cercare la casa natale di mio nonno, mentre faccio una foto arriva un locale che mi sipega i motivi per i quali è in abbandono. Passo una mezzoretta con lui e poi ritrovo gli altri che hanno fatto la spesa per un pranzo al sacco.
La foresta di Burgos è splendida, enorme e con percorsi di tutti i tipi, dai sentieri agli enormi tagliafuoco:
Ritorniamo a dormire a Benetutti, ma in un posto diverso per non darla vinta a vecchietto della sera prima. Sui dettagli della cena lascio la parola a d altri (se vogliono).
Arrivati a Bono, lascio gli altri per andare a cercare la casa natale di mio nonno, mentre faccio una foto arriva un locale che mi sipega i motivi per i quali è in abbandono. Passo una mezzoretta con lui e poi ritrovo gli altri che hanno fatto la spesa per un pranzo al sacco.
La foresta di Burgos è splendida, enorme e con percorsi di tutti i tipi, dai sentieri agli enormi tagliafuoco:
Ritorniamo a dormire a Benetutti, ma in un posto diverso per non darla vinta a vecchietto della sera prima. Sui dettagli della cena lascio la parola a d altri (se vogliono).
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Re: La Compagnia del Porceddu
Il terzo giorno inizia con un bel po di asfalto fino a Desulo:
Una lunga sgroppata in effetti:
Da li perdiamo parecchio tempo nel cercare il passaggio giusto sul Gennargentu, e perderemo ancora più tempo nella più lenta trattoria mai vista (quasi due ore per un primo).
L'arrivo sul Gennargentu è però meraviglioso:
Avendo appuntamento con Cristiano a Ulassai, decidiamo di impostare il navigatore in modalità "Bicicletta" (percorso più breve) con il risultato di farci attraversare un paio di sterrate ormai abbandonate e quasi completamente chiuse dalla vegetazione.
A Ulassai troviamo un altro capannello di ragazzi incitanti, che aggiunti ai benzinai e baristi, che pare siano tutti enduristi, decretano che la Sardegna è il paradiso dei fuoristradisti.
Una lunga sgroppata in effetti:
Da li perdiamo parecchio tempo nel cercare il passaggio giusto sul Gennargentu, e perderemo ancora più tempo nella più lenta trattoria mai vista (quasi due ore per un primo).
L'arrivo sul Gennargentu è però meraviglioso:
Avendo appuntamento con Cristiano a Ulassai, decidiamo di impostare il navigatore in modalità "Bicicletta" (percorso più breve) con il risultato di farci attraversare un paio di sterrate ormai abbandonate e quasi completamente chiuse dalla vegetazione.
A Ulassai troviamo un altro capannello di ragazzi incitanti, che aggiunti ai benzinai e baristi, che pare siano tutti enduristi, decretano che la Sardegna è il paradiso dei fuoristradisti.
Ultima modifica di stew il 07/05/2016, 17:52, modificato 1 volta in totale.
- stew
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Re: La Compagnia del Porceddu
Il quarto giorno invece è piuttosto intenso. Inizia Cristiano annunciandoci che ha cambiato i progetti e decide di ripartire per la volta di Milano.
Lasciamo Ulassai con in vista ancora le sue pareti di roccia ..
... e quando siamo ornai in vista di Perdasdefogu decido di carpiarmi a terra in maniera piuttosto vistosa e decisa. Rialzati (io e la moto) contiamo i pochi danni e dopo qualche (decina di) minuto risaliamo in sella per fare pranzo a Perdas.
Arrivati in piazza facciamo conoscenza con il figlio del salumiere, prodigo di consigli su cellulari di ultima generazione e sui panini da comprare, e con altri due ktmemmisti. Il livello di maschia ostentazione del marchio orange mette a disagio Nonno Peppe che ingurgita i panino e preme per ritornare in moto.
purtroppo l'area del poligono è chiusa per esercitazioni, perciò dobbiamo effettuare un lungo taglio su asfalto fino a Villasalto dove finalmente prendiamo la strada per Monte Genis e per il Serpeddì.
E la lunghissima attraversata del Parco dei Sette Fratelli:
Quando finalmente si vede Cagliari e il mare, facciamo l'incontro con il vero mezzo definitivo, la Vespa. Dire che era tenuta con le fascetta gli si faceva un complimento,
E poi finalmente il lungomare di Cagliari.
Prima di arrivare in albergo, mi fermo davanti ad una farmacia per prendere qualcosa da mettere sulle contusioni rimediate dal volo della mattina. Scopro quindi che oltre ai benzinai e ai baristi, pare che in Sardegna anche tra i farmacisti l'enduro sia molto in voga, e quindi prima ancora di sapere cosa mi occorre il tipo al bancone si informa sul percorso che abbiamo fatto, sulle cartine e sulle tracce gps.
Lasciamo Ulassai con in vista ancora le sue pareti di roccia ..
... e quando siamo ornai in vista di Perdasdefogu decido di carpiarmi a terra in maniera piuttosto vistosa e decisa. Rialzati (io e la moto) contiamo i pochi danni e dopo qualche (decina di) minuto risaliamo in sella per fare pranzo a Perdas.
Arrivati in piazza facciamo conoscenza con il figlio del salumiere, prodigo di consigli su cellulari di ultima generazione e sui panini da comprare, e con altri due ktmemmisti. Il livello di maschia ostentazione del marchio orange mette a disagio Nonno Peppe che ingurgita i panino e preme per ritornare in moto.
purtroppo l'area del poligono è chiusa per esercitazioni, perciò dobbiamo effettuare un lungo taglio su asfalto fino a Villasalto dove finalmente prendiamo la strada per Monte Genis e per il Serpeddì.
E la lunghissima attraversata del Parco dei Sette Fratelli:
Quando finalmente si vede Cagliari e il mare, facciamo l'incontro con il vero mezzo definitivo, la Vespa. Dire che era tenuta con le fascetta gli si faceva un complimento,
E poi finalmente il lungomare di Cagliari.
Prima di arrivare in albergo, mi fermo davanti ad una farmacia per prendere qualcosa da mettere sulle contusioni rimediate dal volo della mattina. Scopro quindi che oltre ai benzinai e ai baristi, pare che in Sardegna anche tra i farmacisti l'enduro sia molto in voga, e quindi prima ancora di sapere cosa mi occorre il tipo al bancone si informa sul percorso che abbiamo fatto, sulle cartine e sulle tracce gps.
Ultima modifica di stew il 07/05/2016, 17:54, modificato 2 volte in totale.