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In fuoristrada ci sono 2 inconfutabili certezze:

1 Ci si diverte, tanto

2 Si cade, spesso.

La nobile Arte del Cadere in Moto

Piccola storia dell’incontro tra fotografia e motocicletta e della nobile Arte del Cadere in Moto.

La nobile Arte del Cadere in Moto affonda le sue origini nel 19° Secolo, e per essere ancora più precisi il 16 marzo 1869, giorno in cui l’ingegnere Perreaux depositò il suo brevetto: il primo veicolo con sole 2 ruote che si muoveva grazie ad un motore a vapore.

L’uomo si trova così a dover imparare un nuovo equilibrio, non più su due piedi ma su due ruote. Iniziarono le prime cadute purtroppo non documentare, a quei tempi infatti era molto difficile trasportare in moto le macchiene fotografiche per via delle loro dimensioni e dell’eccessivo peso.

Dobbiamo aspettare il 1879, anno in cui un bergamasco, l’ingegnere Murnigotti costruì il primo veicolo mosso da motore a combustione e non più a vapore, per vedere una prima vera Motocaduta.

Intanto in Russia nel 1845 Levitsky applica alle prime macchine fotografiche il “soffietto” rendendole più leggere e finalmente trasportabili, ma è ancora troppo presto per l’incontro fatale tra la motocicletta e la macchina fotografica.

Dovremmo prima passare per i fratelli Auguste e Louis Lumiere, poi il Sig. Barnak che costruisce il prototipo della Leica, la Kodak che inventa la prima pellicola e poi la prima fotocamera automatica, una storia lunga che passa per Carl Zeiss e Victor Hasselblad fino ad arrivare al 24 agosto del 1981 quando nasce la fotografia digitale, la Sony infatti presenta la prima fotocamera senza pellicola, al suo posto c’è un supporto magnetico.

Anche la motocicletta ha la sua evoluzione. Partendo da un semplice e pesante veicolo, ancora troppo simile ad una bicicletta fatta di legno (anche le ruote) e mossa da un motore a benzina che la spinge fino ad un massimo di 12km orari, per arrivare nel 1901 ai fratelli Werner che costruirono la prima vera motocicletta, con motore centrale e trazione sulla ruota posteriore. L’Italia non resta a guardare e nei primi anni del XX Secolo nascono Gilera, Della Ferrara e Guzzi. Seguiranno poi le giapponesi e le americane.

La moto inizia ad abbandonare l’asfalto e strizza l’occhio al fuoristrada

E’ il 1976 quando il francese Thierry Sabine si inventa la Gara: la Pagiri-Dakar. La si correrà per la prima volta nel 1979. Anno in cui la fotografia e la televisione puntano gli obiettivi tra le sabbie del deserto e le piste sterrate documentando anche le prime cadute.

Nei miei tanti viaggi in moto ho conosciuto molte persone che continuano a documentare fotografando la moto dopo una caduta, oppure fotografando un compagno di viaggio finito a terra. Ecco una galleria fotografica di tutti quelli che scattano una foto dopo una simpatica caduta in moto.

E tu, eei mai caduto in moto ? hai foto di questi simpatici momenti? inviale a sporcoendurista@gmail.com

Non sei mai caduto? Problemi tuoi.

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