Sardegna… ah, la Sardegna…
Quante storie, quanti ricordi. Mare, sole, avventura, belle donne…
Dopo averla conosciuta, non sono più riuscito a starne senza. Meta di innumerevoli vacanze, terra bruciata dal sale e dal sole, non credevo che avrei avuto un’altro così grande e stupendo motivo per amare così tanto questa terra.
E’ passato quasi un mese da quando abbiamo iniziato a parlare, della possibilità di aggiungere anche questa esperienza al nostro palmares fuoristradistica. Un tempo più che sufficiente ad assimilare le informazioni necessarie e per smaltire la carica che può dare il partecipare ad una tappa del Rally di Sardegna, da quest’anno uno dei Rally validi per il Campionato del Mondo Rally Tout Terrain.
E si è rivelato essere esattamente come pensavo, un fine settimana carico di emozioni intense, di quelle che ti rimangono scolpite nell’anima per anni.
Se devo essere sincero,l’emozione più grande non è stata il percorso, bello e divertente ma anche faticoso in alcuni tratti; la fatica e la concentrazione nel seguire la rotta non lasciano spazio alle emozioni emozionati…
Son rimasto molto colpito dalla semplicità, dalla simpatia e dalla disponibilità dei piloti. Sia i grandi campioni, come Marc Coma, Isidre Esteve Pujol, Fabio Fasola, sia i piloti meno noti, come i semi-professionisti o i privati, tutti sono stati pronti a fare una chiacchiera nonostante la fatica, la necessità di concentrazione, le difficoltà, nessuna prima donna, nessuno che “se la tirava”.
Durante la prova speciale, ci siamo fermati in un tratto che univa alcune caratteristiche indispensabili per assicurarsi scatti originali e unici. La fine di una discesa abbastanza ripida che terminava in un ruscelletto, seguita da una salitella in curva dal fondo decisamente sassoso e poi un bivio. E la possibilità di vedere i piloti che sbagliano strada per errori di navigazione, era un’occasione troppo ghiotta per il buon Marione! Più di un pilota, dopo i primi cinque o sei, è ricorso all’aiuto del pubblico per uscire da quel tratto particolarmente difficile. Io ero lì, che fotografavo le situazioni e ne ho sentiti tanti ringraziare la “compagnia della spinta”.
Ed è stato strano, arrivati all’imbarco, mentre la nave si stava piano piano riempiendo di questo colorato circo delle due ruote, essere lì a chiacchierare con il papà di questo Rally o con qualche altro pilota o con il direttore di gara che, stupito, ci ha chiesto “ma come? non venite con noi in Sardegna?”. Signor Direttore di Gara, non so nemmeno come ti chiami ma ti ringrazio e ti assicuro che anche oggi e fino alla fine di questa settimana, sarò lì con voi, a volare sulla sabbia e sulle pietre!
Tutto questo è stato possibile solo ed esclusivamente grazie a Mario, che molti di voi conoscono, al quale voglio dire ancora una volta GRAZIE, per avermi fatto vivere questa fantastica esperienza.
E tutti quelli che non lo conoscono si chiederanno “Ma chi c@@@zo è questo Mario?”