Prima puntata del report telenovela del Gemello Destro sulla revisione completa del motore di una vecchia Africa Twin RD07A 750 con oltre 260.000 Km all’attivo.
La mia Africa
La bellezza di 260.000 Kilomentri
Perchè si chiama Lila2
Smontaggio del motore
Il motore fuori dal telaio
Il volano mortaccisua!
Testate e valvole
Denti pezzati
Il nuovo albero motore
La catena di distribuzione
I pistoni
Assemblaggio testate
I cilindri
La mia Africa
E’ un titolo di un bel film, un po’ polpettone sentimentale, ma bello.
Queste invece sono due righe che vogliono raccontare 15 anni della mia Africa, un’Africa Twin 750, comprata a gennaio del 2003 con 16200 km e portata fino a oggi a 278.000!
Prima di comprarla (e di indebitarmi per 6 mila euro) mi ero iscritto al forum Africa Twin Club per il timore già diffuso allora sull’Euro 0 e dei possibili blocchi della circolazione. “Intanto comprala e poi vedi” era stato il messaggio di un utente del forum. Era la risposta che volevo sentirmi dire e così sono andato con l’autobus a Contigliano per comprarla e riportarla giù in mezzo alla neve.
Era il sogno di un’intera vita da motociclista che si realizzava da quando avevo preso la mia prima moto, una Honda XL600R Paris Dakar e che mi stava chiedendo di “riposarsi” da un po’ di tempo (mi stava chiedendo in verità con ogni componente meccanico “bastaaaaa, o me fermi o me rompo! C’ha’ deciso?”. Fermata a 223.500 km dopo 12 anni di servizi
Sempre nel forum ATCI, avevo letto un commento sul manuale d’officina che ne elogiava la precisione delle procedure e la perfetta forma verbale in italiano. Preciso e con ottimo italiano, ve’?
Comprato anche quello alla modica cifra di 102,00 euro un annetto dopo: prima o poi avrei dovuto smontare il motore, mi ero detto.
Purtroppo, un po’ perché stanco delle lodi spassionate alla moto (l’Africa Twin è un 750 con appena 60 cavalli, è un polmone, ma a me stava bene così), un po’ deluso dal primo raduno monomodello a Sarnano (tanta spesa poca resa), un po’ perché erano cambiate le sensazioni della “piazzetta” virtuale, mi sono allontanato dal forum.
Disgraziatamente ero già venuto a contatto con Sporcoendurista appena nato: una manica di personaggi strani più o meno storti con i quali ho potuto condividere il mio Avatar (per l’ATCI era volgare) e instaurare amicizie che ancora oggi vanno oltre la moto.
260.000 km
Dal 2003 al 2018, tra lavori, divertimenti, amicizie, momenti negativi, momenti positivi, l’unica costante è stata la mia motocicletta che mi ha scorrazzato per più di 260 mila km.
Il precedente proprietario si era segnato tutto, anche quanta benzina aveva messo e quindi, per non essere da meno, ho iniziato a registrare gli interventi di manutenzione su un foglio .xls.
Direte, che sono ingegnere, che ho il cervello deformato dalla professione, che di qua e che di là, ma avevo precedentemente iniziato a fare un foglietto .xls per la manutenzione dell’XL, solo perché un bambino stupido e ladro mi portò via il libretto di uso e manutenzione, dove avevo messo in mezzo tutti i foglietti sparsi degli interventi di manutenzione. Quindi anche per Lila2 stesso foglio .xls.
Sì, Lila2, perché Lila è il nome dell’XL.
Già percepisco il refrenabile desiderio di chiedermi da dove trae origine tale nome. Mi sbaglio? Non interessa? Va bene, non vi interessa, non ne parlo.
Lila2
Da piccoli, io e il mio gemello (il sinistro perché mancino) o mio fratello ed il suo gemello (il destro perché sono destro), ci affacciavamo dal balcone per salutare un trattore (tipo quelli che avevano i fari laterali come gli occhi della lumaca di Pinocchio) e che nel nostro linguaggio da gemelli era venuto da solo come Lilo-lilo-lilo. Il trattorista si fermava sotto il balcone per salutarci, mentre noi, ancor più contenti, perché si era fermato proprio sotto al nostro balcone (… che fortuna!!!) continuavamo il nostro saluto al semovente strano animale: Lilo-lilo-lilo. Così quando, qualche anno dopo nostro padre ricomprò un trattore nuovo decidemmo di chiamarlo Lilo.
L’XL, nonostante le due ruote da motocicletta, aveva le vibrazioni di un trattore e fu così che la chiamai Lila.
Non lo so cosa è successo… la cantina era unica, il trattore e la moto stavano sotto allo stesso tetto, ma da lì venne fuori tutta una stirpe di Lili: Lilella, Lilello, Lilotta (moto di un nostro amico su cui salivano tutti…. la rima viene facile e scontata!), Lila2, Lilette (R4 Furgonette) PeoLilo, FrauLilen…
Comunque, taglio corto con le digressioni, tornando sull’Africa Twin, chiamata Lila2 più per affetto che per le vibrazioni.
Iniziati i preparativi del locale: Triplo potrà negare tutto, ma, prima di iniziare l’opera, mi presi una mezza giornata per fare spazio in cantina con il risultato di non averla liberata del tutto ma renderla abbastanza ordinata (vabbè era comunque un delirio, ma era quello che potevo mettere a posto: quella cantina sfida le leggi dell’incomprimiblità dei corpi solidi, ospita un volume di materiali maggiore della sua capacità interna).
Mi ero anche costruito anche degli scaffali in multistrato per poter riposare i pezzi che via via sarebbero stati smontati e che inesorabilmente stavano in mezzo ai marroni in cantina!
Oltre agli scaffali, mi ero procurato un paio di confezioni di buste da surgelatore, quelle con la chiusura a zip, perché davano un’aria più professionale. Avevo comunque pensato di smontare i componenti e di riporli dentro ai sacchetti nello stesso verso e ordine di smontaggio. Occhiali (quelli da vicino, purtroppo), penna e un blocco di fogli completavano l’elenco degli strumenti necessari allo smontaggio.
Smontaggio motore
Giorno 21/04/2018.
E’ iniziata la fase di smontaggio del motore: voglio proprio vedere come sta dopo 277.000 km.
La decisione è venuta perché mi ero ripromesso di farlo al raggiungimento dei 250.000 km, poi a 275.000 km, poi…
per fortuna che ad aprile mi scadeva l’assicurazione, le gomme erano finite, simili a quelle da pista con asfalto asciutto, le pasticche posteriori erano arrivate a ferro e ogni tanto (sempre più spesso) dovevo rabboccare l’olio motore.
Avevo già preventivato un periodo lungo e speravo di poter avere tempo per rimetterla su strada prima dell’estate. Intanto l’Infaticabile XL600R era stata da tempo rimessa a posto: una moto a disposizione ci sarebbe comunque stata!
Moto sul cavalletto centrale, sella serbatoio, carene e fiancatine messe da parte su uno scaffale.
Avevo già visto il millerighe dell’albero secondario del cambio consumato per il 50%, e quindi avevo già precedentemente deciso di aprire il motore come una cozza per cambiarlo.
Iniziata la fase di smontaggio, ha fatto subito copoccella la domanda: ma alla fine ce l’avrò ancora una moto o avrò diversi scatoloni di pezzi di ferro?
Quindi la sera, diciamo anche notte inoltrata, prima di andare a dormire mi tenevo sul comodino il manuale d’officina e ogni tanto me lo leggevo e pianificando gli smontaggi (tra il caos e la frenesia del mio lavoro). Ho pensato da subito di fare le foto ai pezzi perché, non sapendo quanto tempo sarebbe stato necessario a rimontarla, volevo prevenire dimenticanze con il rischio di domandarmi ogni volta come stavano montati in origine.
Motore fuori dal telaio
Giorno 26/05/2018.
Fatto. Il motore sta sul cavalletto idraulico alzamoto … e se ne resta là: non ci penso neanche mezza volta a metterlo sul bancone! Comunque nel tirare giù il motore, mi sono aiutato con il cavalletto alzamoto e agendo un po’ sull’altezza del cavalletto, un po’ sulla rotazione ed inclinazione ho tirato fuori il motore dal telaio. Ho notato comunque una certa difficoltà ed ho dovuto smontare le bobine di accensione.
Mentre smontavo il paracarena mi sono accorto che il Rikicross, quello che non strappa le recchiozze del paracoppa, mi aveva strappato un tubolare dal telaio.
il volano limortaccisua!
Giorno 27/05/2018.
Smontato il motore fino ai cilindri… devo solo togliere il volano (limortaccisua!).
Una piccola nota. Il bullone del volano e sinistrorso e c’è pure scritto sul manuale d’officina come prima frase, che essendo la prima ho pensato bene di non leggere. Così dopo tanti tentativi, Giorgio (Motorino), mio amico nonché punto di riferimento e guida spirituale sullo smontaggio dei motori da 25 anni, mi chiede ma sei sicuro che il bullone è destrorso? Mentre me lo chiede inverte la pistola ad aria compressa e senza sforzo il bullone viene via. Mi guarda e mi manda a quel paese (ed anche io mi ci mando allegramente soprattutto dopo che vado a vedere la pagina del manuale.
Prime osservazioni
- I registri delle catene di distribuzione indicano che le catene sono da sostituire: la loro misura è di circa 6,5 mm al posto di 6mm che è il massimo valore previsto dalla Honda).
- Il cilindro anteriore e la distribuzione non presentano segni di usura evidenti, invece, per il cilindro posteriore, la camma di scarico dell’albero di distribuzione e il corrispondente pattino del bilanciere sono un po’ consumati (cementazione superficiale usurata).
- Il cilindro posteriore sembra accettabile. Poi ho fatto le misure con un alesametro più volte e in giorni diversi ritarando sempre lo strumento, ed venuto fuori che mentre il cilindro anteriore era nelle tolleranze di usura, il posteriore aveva valori più alti dei limiti massimi.
- I paraoli erano completamente incollati ai pistoni per via dei residui.
- I pistoni sono nuovi: la loro misura è pressoché uguale al valore originario!
Testate e valvole
Giorno 29/05/2018.
Smontate le testate e le valvole. L’attrezzo per lo smontaggio delle valvole è un prototipo realizzato con materiali di alta tecnologia: è stato realizzato con lo scarto di profilati che sono andato a mendicare da un amico fabbro… tantissimi anni fa (era stato costruito per lo smontaggio delle valvole dell’XL, 25 anni fa).
Pensavo di trovare i paraoli delle valvole vetrificati ed invece erano ancora abbastanza morbidi: non erano il motivo del consumo di olio motore, ma piuttosto le fasce elastiche raschiaolio.
Il dubbio di rimontare i cilindri ed i pistoni così come li ho trovati inizia a insinuarsi tra le recondite ed inesplorate parti del mio cervello, spesso sotto veste onirica! Quindi ripetutamente vado in cantina e rimisuro. Decisione presa! Si portano i cilindri in rettifica e si ricomprano i pistoni nuovi con maggiorazione +25 con relativi segmenti (tanto quelli li avrei dovuti prendere lo stesso)
Giorno 09/06/2018.
Lavorazioni ferme: devo ancora togliere il volano e i cilindri e i pistoni sono in rettifica per controllo.
Vediamo cosa mi dice la rettifica. Intanto ho preso gli alberi a camme e i castelletti con i bilancieri (di seconda mano) su ebay. Avrei potuto comprare il bilanciere ma poi avrei montato un pattino nuovo su una camma un po’ consumata. Il costo di un albero di distribuzione nuovo non era fattibile. Così ho trovato tutto in buono stato per circa 210 euro.
Giorno 12/06/2018.
Risposta della rettifica: devi da rettificà. Pija i pistoni maggiorati e portameli.
Si procede con l’ordine da TMR e mi faccio due conti tra i prezzi on line dei ricambi originali Honda.
Trecento euro le sole guarnizioni!!!Penso proprio che la Honda se attacca ar cazzo: co ‘na piotta le prendo.
Cambio anche i collettori dei carburatori… e anche questa volta invece di 130 euro per gli originali Honda li ho presi a 30 da un sito tedesco.
Sto aspettando che il meccanico mi stacchi il volano. Sto pensando di andarlo a riprendere e di riprovarci da solo.
Da quanto ho deciso di smontare tutto è nata subito una discussione con Triplo: “ma mo quanto ce metti? Te presto er mio de motore, poi me lo ridai e con calma te rimetti a posto quello tuo”. E quindi in ogni ritardo o inconveniente c’era sempre sta vocina da grillo parlante “sbrigate, sbrigate, ancora così stai?…”: peggio de un pensionato affacciato alla recinzione di un cantiere!!!
Giorno 17/06/2018.
Ordinati pistoni maggiorati insieme a fasce, set guarnizioni, albero secondario del cambio
Giorno 23/06/2018.
Tra un lavoro e l’altro porto i pistoni (+0.25) alla rettifica così rettificano i cilindri (zona Casalotti) insieme alla fotocopia delle tolleranze per la rettifica: mi dice che si metterà a metà tra il valore minimo ed il massimo previsto e quindi farà la rettifica a 3 centesimi rispetto alla misura dei pistoni.
Porto pure l’ammortizzatore all’ammortizzatoraro (zona Cipro – RS Suspenscion).
Giorno 04/07/2018.
Ripreso l’ammortizzatore. Cilindri pronti ma non ho tempo di andare a riprenderli.
Denti spezzati
Giorno 15/07/2018.
Ripresi i cilindri dalla rettifica. Spronato dall’avere tutti i pezzi giunto al limite massimo dello smontaggio, oltre il quale per fare più pezzi sarebbe necessaria una sega!!
Adesso ho la cantina piena di buste che ogni tanto passo in rassegna perché inizio ad avere la sensazione di non ricordare tutta la procedura di smontaggio.
Verificato il gioco del banco. Il limite di usura è di 10 centesimi…. il mio sta ancora a 6-7. Spettacolo Africa Twin!!!
Inizio a rimontare il cambio sul nuovo albero secondario e procedo con il rimontaggio con procedura inversa.
Ormai rincuorato dall’aver invertito direzione che per tre mesi mi aveva condotto verso il baratro dello smontaggio, mi ritrovavo a faccia in su verso la risalita, ma senza vedere il lumino della fine dei lavori.
Nell’ installare l’albero motore mi vanno gli occhi su due denti dell’ingranaggio della distribuzione del cilindro anteriore: mancano del tutto. Completamente spezzati.
Mi viene la malaugurata idea di condividere anche queste due foto sul gruppo di whatsapp per ricevere qualche parola di conforto e invece, sti brutti ‘nfami iniziano a prendermi per il culo (primo tra tutti il gemello sinistro…. ‘nfame pure lui!)
Il nuovo albero motore
Giorno 19/07/2018.
Non so come e perché, ma ho dovuto affrontare un’altra spesa 290 euro per un albero motore di seconda mano (comprato su ebay). Dovrebbe essere in buono stato visto che dichiarano 17.000 km (ma poi pure io potrei dichiarare in una chat che la misura è 33 …e 33 non è l’età! … tanto chi ti viene a controllare!). Quindi mi fido e l’acquisto.
Durante l’attesa pianifico tra una nottata e l’altra per il lavoro, le attività che non erano in programma: “Tra qualche giorno dovrebbe arrivare l’albero motore e dovrò misurare un po’ di cose: appoggi di banco, teste di bielle e verificare che ci sono le tolleranze giuste (che cojoni!!!)”
Giorno 26/07/2018.
E’ arrivato l’albero motore ed è bello lucido. Le misure con il micrometro confermano quello che aveva detto il venditore.
Ora devo misurare il gioco delle teste di biella perché con un albero diverso andrebbero ricontrollati i giochi. Il nuovo albero ha i perni di biella da 8 a 16 millesimi in più del mio (ce ne sono di 2 tipi). Però anche le bronzine si dovrebbero essere consumate un pelino e quindi dovrebbe andare tutto bene.
Giorno 28/07/2018.
Misurata la testa della biella. Gioco 5 – 6 centesimi. Dati di fabbrica 3-5 centesimi. Limite di usura 10 centesimi. Daje che va bene e rimonto!
Driiinn, (ho un telefono nuovo, ma quando chiama Triplo il suono è vecchio come quello con selettore a disco!) Ciao Ca’, come procede? Tutto a posto? Te l’avevo detto che era mejo che te fossi preso er mio…
Non c’ho tempo Tri’. adesso che ho tutti i pezzi e che devo solo chiude er motore (una giornata circa) vengo a prendeme er tuo magari mettendoce ‘na mezza giornata? Adesso per tigna chiudo il mio. Anzi mi cronometro e cerco di metterci anche meno di una giornata!
Nel frattempo stavo perdendo tempo nel cercare su internet un olio al bisolfuro di molibdeno, come richiesto dal manuale d’officina. Nel rimontaggio delle bielle e dell’albero motore, il manuale fa riferimento ad un fantomatico olio al bisolfato di molibdeno (che interpreto in bisolfuro). Nessuno sapeva dell’esistenza di questo olio! Così vado a vedere un manuale Haynes e la viene riportato il termine “mixture”: quindi non era un olio specifico, ma una soluzione tra olio motore e grasso al bisolfuro di molibdeno, ovvero un mischione tra olio e grasso! (in seguito anche il manuale d’officina riporta il termine soluzione di olio al bisolfuro di molibdeno! Prima no?)
Chiusi i carter centrali dopo aver ispezionato e rimontato le bielle sul nuovo albero motore.
Catena di distribuzione
Giorno 30/07/2018.
Procedo con il rimontaggio e nel chiudere la seconda catena di distribuzione m’è partita la mazzetta, si è chiusa troppo la maglia e adesso la devo ricomprare (la maglia si intende!!!).
Avrò cambiato una decina di catene di distribuzione all’XL e non ne ho mai sbagliato una. Evidentemente di vedevo meglio! Così ordino la falsa maglia e per 3 euro sono costretto ad aspettare.
Nel chiudere la catena utilizzo un altro strumento di tecnologia superiore, forse proveniente da applicazioni aerospaziali: trattasi di stelo di valvola di un motore di un camion al quale con una lima a ferro ho realizzato una cava a 90°. In questo modo vado a deformare solo una parte dello perno.
Le catene di distribuzione le avevo comprate qualche tempo fa, quando la moto aveva 100.000km.
Sentivo un rumore che poi spariva a motore caldo, proprio come era accaduto più volte con l’XL.
Così andai da Triplo per verificare lo stato delle catene di distribuzione ed eventualmente cambiarle. In due ore avevamo aperto il coperchio, verificato che le catene erano perfette e verificato che il rumore di merda proveniva da una candela lenta!
Giorno 9/08/2018
Avanzamento dei lavori: montato fasce, pistoni, cilindri e testate, pompa acqua, distributore dell’olio e motorino di avviamento. Per il montaggio dei cilindri avevo due possibilità: montare prima il pistone sulla biella e poi infilarlo nel cilindro, oppure infilare il cilindro e poi collegare il pistone alla biella tramite lo spinotto. Ho optato per il secondo modo perché mi ricordavo che sull’XL, nell’infilare il pistone in un cilindro oliato mi si sporcava la guarnizione tra il cilindro e i carter centrali e soprattutto avevo fatto qualche prova di infilaggio riscontrando una certa difficoltà a causa dei tagli sui cilindri (quello dell’XL non li aveva e le fasce entravano nel cilindro in base alla svasatura dell’imbocco).
Inoltre c’era il rischio di spostare le aperture delle fasce elastiche (a 180°), a seguito degli spostamenti causati in fase di infilaggio.
Il Gemello Destro entra di diritto nell’Olimpo degli Africani.
Finalmente una guida professionale… RESPECT!!!
Si narra che il Gemello si sia infiltrato in HRC per due mesi dopo aver appreso il giapponese in un monastero sulla vetta del vulcano Fuji ed appresi i segreti più intimi dai maestri nipponici sia stato nominato egli stesso Sensei!
Comunque okkio Gemello che il Moro lamenta problemi al motore: uomo avvisato :)
Tanto coraggio, tanto onore.
Io miseramente ho pagato un individuo per fare lo stesso lavoro.
La foto della Biella è stupenda, quella ciavatta sullo sfondo ed il Bermuda rendono l’idea del clima, 😁
Complimenti per il servizio dedicato alla revisione del motore.
Ciao,ho la moto come la tua, anche io devo rettificare i cilindri e sto avendo difficoltà per reperire i pistoni, dove trovo il negozio TMR?
Dove tu hai trovato i pistoni?
Grazie
Patrizio
ciao Patrizio
ecco i contatti di TMR:
http://www.tuttomotoracing.it/
https://www.facebook.com/TMRVILLAGE/
ciao Luigi