Un bel giro bituminoso tutte curve in sella alla mia Africa in compagnia di un caro vecchio amico che mi fa da guida nelle sue terre: Oltrepò Pavese.
Partiamo da Pavia di buon ora e lasciata alle spalle la geometrica perfezione dei pioppi piantati tra Ticino e Po scendiamo a Sud infilandoci nella valle Staffora. A Varzi prendiamo quota per salire fin sul Passo Penice e toccare la cima Penice sfiorando i 1500 metri di altezza.
Il Passo Penice separe la Lombardia dall’Emilia Romagna arrampicandosi sui primi Appenini. Siamo alti quassù e ce lo fa sentire l’aria fresca e anche il panorama totalemnte diverso dalla regolarità della campagna, gli smilzi pioppi di pianura lasciano spazio ai sempreverdi abeti di montagna.
Altre curve ci portano in val Trebbia. Il profumo del mosto e una quantità di moscerini che la metà li ho mangiati ci fanno capire che stiamo attraversando terre di vini e vendemmie.
Una escursione fuori luogo e decisamente fuori dal comune a Pietra Perduca. Uno scoglio nero che emerge dalle dolci colline tutto attorno. Incastonata nella roccia la piccola e spoglia Chiesa di Sant’Anna di epoca medioevale, di frontre invece la Pietra Parcellara, altro scoglio nero più imponente.
Il Paulposition è appassionato di Dylan Dog, e allora come non passare da Baffalora? Il tempo di spaventarsi un po’ e poi via a cercare del cibo.
La giornata finisce in trattoria. Ci alziamo da tavola alle 18:30.
Il tempo seduti a tavola è stato nettamente superiore a quello seduti in sella.
Ma Paulposiscion me lo ricordavo più smilzo!!!