I miei ringraziamenti raccolti tra gli appunti e i disegni, su vecchi fogli di carta straccia.
A Kapuscinsky che ha scritto Ebano e Cristo con il fucile in spalla. Ad Istanbul città di partenza, arrivo, di passaggio, fine ed inizio. A tutto l’Iran e agli iraniani. Alle Navi di Daniele Silvestri. Luca e Paola. Cecco, l’Afgano, Ere, Boga, Eddy, e a tutti i nuovi e a tutti i vecchi e a tutti quelli che mi confermano che viaggiare è il miglior modo per sentirsi vivi.
‘A cchiù bella ‘e tutt”e bbelle,
nun è maje cchiù bella ‘e te!
O surdato nnammurato
Ahura-Mazda è il gran dio
che ha creato questa terra, che ha creato quel cielo,
che ha creato l’uomo, che ha creato la felicità per l’uomo,
che ha fatto
Serse re,
unico re di molto, unico sovrano di molti.
Io sono Serse, il gran re, il re dei re,
il re dei popoli dalle numerose origini
re su questa grande terra lontana e vasta.
Serse