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4 giorni di ferie, pochi, pochissimi per organizzarsi e partire.
4 giorni di ferie dal lavoro che mi vengono concessi solo all’ultimo minuto.

Una telefonata a Fede: che famo? ‘ndo annamo?
Tunisia? Ok!
In meno di un attimo prepariamo il bagagliame (ridotto all’osso), comperiamo i biglietti Civitavecchia-Tunisi per l’andata e per il ritorno Tunisi-Salerno al prezzo di 230e con la Grimaldi.
Recuperiamo un po’ di info grazie ad amici e internet e via, si parte.

Tunisia, Moroboschi e Spiritello
Il panettone sul parafango anteriore scaldato dalla luce degli anabaglianti fa tanto Natale.
Salutiamo Roma supertrafficatissima e superindaffaratissima nelle ultime ore che precedono il cenone di natale e senza sosta ci beviamo Roma-Civitavecchia tutti imbacuccati, il freddo punge.
Arrivati al porto consumiamo il nostro di cenone: un kebab, qualche fritto misto e birra.
Ultimo brindisi al nostro viaggetto e poi all’imbarco dove ci dicono: Ammazza! 800 tunisini e 2 italiani a bordo, Auguri!
Solo dopo afferro quello strano tono con cui gli addetti all’imbarco c’hanno fatto gli auguri.

cenone di fine anno

A bordo è un inferno

Sacchi a pelo, coperte, lettini volanti, cartoni a occupare ogni centimetro quadro.
Bambini che urlano, donne che cialano, uomini che chicchierano e lo speaker che gracchia dall’altoparlante.
Puzze di piedi, ascelle e fiatelle speziate a rubare ogni molecola d’aria.

Vabbè… vorrà dire che ci adatteremo. I nostri stivali da enduro non sono da meno e con eruttazioni e flatulenze (scritte così sembra che puzzino di meno, ma non è così) riusciamo a ritagliarci un po’ di spazio.

Tunisia last minute in moto
cenone di fine anno
Tunisia

Il 25 dicembre, Natale!

Sbarchiamo. La classica caciara del controllo passaporti e della compilazione moduli ci porta via una mezz’oretta.
Facciamo il pieno alle moto, saltiamo in sella e puntiamo a Sud. Il buio e il freddo ci fermano a Sousse.

Chiediamo indicazioni ad un nottambulo tunisino: albergo? hotel? dormire?
Lui con gli occhi a mezz’asta ci indica una stradina. La imbocchiamo e in meno di 10 metri giriamo 3 volte a destra e 5 volte a sinistra; ci ritroviamo in un budello contorto di vicoli, viuzze, incroci, rampe di scale… svoltiamo di nuovo a destra, poi a sinistra,
sembra che qui ci siamo già passati, si – no – bho – forse – ma…
Ok, ci siamo persi.
Il dramma è che siamo in piena medina.

A culo ne veniamo fuori, proprio dal lato della moschea dove riusciamo a trovare un confortevole albergo.
Parcheggiamo le moto nella hall, e usciamo in cerca di cibo. Un giro per apprezzare la bellezza del centro di Sousse e poi a nanna.

parcheggiamo le moto nella hall

Il 26 dicembre

Tuttasfalto fino a Tataouine dove cerchiamo di farci dare i permessi per scendere a Sud.
Oggi è venerdì e gli uffici sono chiusi, bene.. torniamo domani, e approfittiamo per perderci su sterre che si infilano su per le colline sassose, immobili ci gustiamo un tramonto di un arancio che brucia le nuvole.

Tunisia Tataouine

Tataouine tramonto

Il 27 ci presentiamo di buon’ora, ma i permessi ci vengono negati. Cerchiamo allora di fare la scenetta italiana montando su un teatrino. Io faccio la parte del viaggiatore incazzato, Federico invece recita la parte di quello che cerca di calmare gli animi.
Tutti si divertono, tutti ridono, ma i permessi non ce li danno lo stesso.

Vabbè non fa niente, carichiamo le moto e riproggettiamo l’itineraro. Andiamo a Chenini e poi a Ksar Ghilane.
La pista è sterrata, abbastanza buona e battuta, qua e là qualche crepa e un po’ di pietre, comunque riusciamo a tenere un buon passo, procediamo spediti, arrampicandoci su qualche collinetta da cui ammirare il panorama circostante.



Tunisia last minute in moto
Tunisia federico
Tunisia last minute in moto-3

Man mano che ci avviciniamo a Ksar Ghilane qualche lingua di sabbia ricopre la pista. E’ la prima sabbia tunisina che tocco, prima avevo assaggiato solo quella libica. Prenderci confidenza non è per niente facile.
Tarda mattinata e mancano appena 5 km a Ksar Ghilane. Per non arrivare troppo presto a destinazione rischiando di annoiarci, decido di bucare l’anteriore.


Perdiamo un po’ di tempo per ripararla, due chiacchiere e ripartiamo. Arriviamo, mangiamo e ci sitemiamo in tenda. Scarichiamo le moto e leggeri senza bagagli ci dirigiamo al fortino. (Avamposto militare romano)
E qui imparo quanto possano essere infami ste dunette tunisine dove raggiungere la velocità che tiene a galla i 230kg dell’Africa Twin è un’impresa.
Dal fortino si ha una veduta a 360° di questo mare frastagliato di sabbia. Un leggero vento spettina le creste delle dune, facendo scivolare un tappeto trasparente di granelli di sabbia, rendendo fluido questo paesaggio immobile.

Rientriamo e prima di cena ci concediamo il classico bagno nella pozza dell’oasi. (a dire il vero ne abbiamo approfittato per lavarci)

KSAR-GHILANE fortino romano
KSAR-GHILANE fortino romano


benzinaio KSAR-GHILANE

Douz

La mattina successiva puntiamo Douz, seguendo la pista principale che in più di qualche tratta è affogata nella sabbia.
Notiamo una cosa: ci sono talmente tanti caffè che sembra d’essere in tangenziale.
Obbligatoria la sosta la mitico “Cafe du desert”.

Da lì a Douz è un attimo. Dopo una piccola e simpatica trattativa sul prezzo con il ragazzino alla receprion (avrà avuto una decina d’anni), ci sistemiamo in un alberghetto un po’ fatiscente. E come sempre scarichiamo le moto e partiamo per il non so dove.
bagni pubblici - Festival del Sahara di Douz
pangchina prima di Douz
Superiamo il palmeto e all’improvviso ci fermiamo.
Di fronte gradinate gremite all’inverosimile da centinaia di persone, bandiere, beduini, jeep…
Ahhh ecco!
Oggi è l’ultimo giorno del Festival del Sahara di Douz.
Passiamo qualche oretta a bordo campo a guardare sfilare dromedari in parata e cavalli al galoppo.

festival del Sahara Douz
Festival del Sahara di Douz
Festival del Sahara di Douz
Festival del Sahara di Douz
Tunisia in moto
Tunisia last minute in moto-2

Douz – Tozeur

Qualche km di asfalto e poi ci buttiamo a sinistra subito prima del Chott el Jerid.
Strada battuta con fondo liscio che permette di “distrarsi” un po’ a guardare il paesaggio che ci scorre addosso.
A destra il lago salato, una distesa di sale senza fine di un bianco illuminato che acceca la vista.
A sinistra invece qualche conformazione rocciaosa che si innalza dal piattume circostante.
I tasselli delle ruote “sembra” reggano bene su questo fondo, procediamo tranquillamente.
Ho scritto sembra, perchè una chiazza marrone che sembrava essere semplice terra si rivela invece una lastra di micidiale fango sguisciante, e non appena il mio anteriore lo sfiora “Sfiusf!” (suono della moto che scivola sul fango)
Uno “Sfiusf!” di qualche decina di metri, anzi due “Sfiusf!” perchè Fede che mi seguiva a ruota non ha fatto nemmeno in tempo a frenare.
Passiamo una bella mezz’oretta a ridere e a cercare di tirar su le moto e noi che scivolano come anguille.
Chott el Jerid Tunisia
Chott el Jerid-4
Chott el Jerid-2
lago salato - Chott el Jerid


Chott el Jerid

Riprendiamo con più cautela la strada, valutando per bene il cambiamento di colore del terreno.
A Nefta ci rifocilliamo e ripartiamo per il set di “Star War” ad Al Mukaymin (dovrebbe chiamarsi così).
Piccola escursione a piedi nel sito e in moto sulle dune circostanti, stavolta un po’ più alte di quelle trovate attorno a Ksar Ghilane e Douz.

merenda ad Al Mukaymin
Ksar Ghilane e Douz
Ksar Ghilane e Douz
Tozeur

S’è fatta una certa, è ora di andare. Via a Tozeur. Alloggiamo un una stanza senza lucchetto con le moto in giardino e noi tranquillamente a passeggiare per Tozeur. Il proprietario del campeggio ha detto che quella era la sua “piccola Svizzera”, vabbè ci fidiamo.
A Tozeur ci regaliamo un Hammam. Rigenerante!

Tozeur – Oasi di montagna – Kairouan

Ci arrampichiamo su per la pista Rommel, fino ai suoi 700metri di altezza, da cui si ammira uno splendido panorama su questo canyon e sul Chott che delimita l’orizzonte. Il fondo è cementato, solo prima della cima c’è qualche ciottolo, ma nulla di preoccupante.
Dalla pista Rommel arriviamo alle Oasi di montagna, ci fermiamo a Chebica, parcheggiamo le moto sul piazzale e scendiamo a piedi fino alla sorgente di acqua calda.
verso la pista rommel
pista rommel
Ksar Ghilane e Douz
Ksar Ghilane e Douz

Bene, il nostro viaggetto è finito, ripuntiamo a Nord, verso Tunisi.

Tunisi – Museo del Bardo – Sidi Bou Said

A Tunisi passiamo il capodanno. Visitiamo il museo du Bardo (che consiglio vivamente) con la più ricca collezione di mosaici del mondo romano. Inaugurato il 7 maggio 1888 è il più antico museo del mondo arabo.
Una passeggiata nella medina e poi una visita al volo alla bella Sidi Bou Said, dove ci lasciamo crogiolare al sole tunisino per qualche ora prima di imbarcarci per Salerno.

museo du Bardo
museo du Bardo Tunisi
Sidi Bou Said

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