Ci affacciamo sull’altopiano dell’Aremogna.
Non sono i numeri a dire se una cavalcata è riuscita oppure no.
E tutti i complimenti, i ringraziamenti, le facce contentissime, soddisfatte e divertite nell’aver passato una gran bella giornata di enduro, fanno passare in secondo piano le oltre 400 iscrizioni registrate, che restano comunque un bel traguardo per l’organizzazione.
La Cavalcata dei Briganti è organizzata dal Moto club Sahara Project di Pescara, che dopo averci invitato a luglio per testare in anteprima il percorso, ci ha richiamato per farci rivivere questa stupenda motocavalcata partecipando come “Staff”.
Motocavalcata non estrema, fattibile anche da chi pratica un enduro turistico. Da chi come me esce con la fotocamera e amici, con l’intento di farsi 2 risate e stare bene in compagnia.
La Cavalcata ripercorre molte delle tracce su cui si svolge il Motorally. La lunghezza del percorso è di 120 km, per la maggior parte molto scorrevoli, con alcuni punti dove bisogna impegnarsi un po. Attraversando altipiani, infilandosi nei sentieri dei sottoboschi, arrampicandosi sulle impettate delle piste da sci, la cavalcata offre scenari da favola. La splendida giornata e i primi colori pre autunnali dipingono il paesaggio circostante, guidare qui mi fa apprezzare sempre più la passione per l’enduro.
“Il Cavatappi” è ormai diventato il cavallo di battaglia di questa cavalcata.
Una serie infinita di curve ad “U” da fare tutto d’un fiato, il fondo sdruccillevole e qualche sasso, si parte con breve rincorsa, e per qualche minuto a faticare sulla sella, il piede sinistro in appoggio, curva, subito dopo il destro giù, altra curva, e poi un’altra ancora, ancora… sembra non finire mai.
La seconda parte è forse la più bella, la più guidata. Dopo un passaggio tra i rami e gli alberi di un bosco, si affrontano le rampe della “zona delle piste da sci”. Qui i motori cantano, e a gas spalancato si sale su, fino a sbucare sull’altopiano dell’ Aremogna (1500 metri!), che si apre davanti a noi in tutta la sua bellezza.
Uno dei salitoni incontrati nella zona delle piste da sci.
Alla fine del giro, dopo un buon pranzo, annaffiato da buon vino, carichiamo le moto, recuperiamo borsoni e attrezzature e facciamo rientro a Roma.
Non prima di essere stati “battezzati” da Claudio e Corrado. Con un rituale tradizionale ci fanno assaggiare i famosissimi “zuccherini“. Porcavacca che botta!
La faccia di DavideDRZ la dice lunga sul tasso alcolico contenuto nelle zollette di zucchero
Ringraziamenti
Un Grazie Speciale ai ragazzi del Moto club Sahara Project di Pescara, per aver organizzato questo evento, permettendoci di passare in luoghi che solo in queste particolari occazioni possiamo gustarceli e goderceli in moto.
Un grazie anche a tutti quelli che il sabato sera hanno fatto tardi davanti al vino. Ammazza quanto bevete!
Un grazie a K400one, DavideDRZ, Sorriso e Spiritello, compagnia ideale per queste scorribande enduristiche.
I Complimenti vanno a quei matti che sono venuti sabato da Bastia Umbra, tutto in fuoristrada!!! Non ricordo i nomi, ma li saluto tutti.